L'INE consegna i certificati di maggioranza ai giudici; Taddei elogia ancora una volta l'elezione giudiziaria


CITTÀ DEL MESSICO (apro).- La presidente dell'Istituto Nazionale Elettorale (INE), Guadalupe Taddei Zavala, ha nuovamente elogiato la riforma giudiziaria e l'elezione di giudici, magistrati e ministri della Corte Suprema di Giustizia della Nazione (SCJN) del 1° giugno: questa volta le ha conferito un carattere storico paragonabile alla firma della Magna Carta nel 1215, con la quale il re Giovanni d'Inghilterra riconobbe che nessuno è al di sopra della legge.
"Come nella lontana Inghilterra del 1215, quando il sovrano apponeva il suo sigillo alla Magna Carta e riconosceva i limiti del suo potere, oggi lo Stato messicano riconosce che la giustizia non può essere estranea alla volontà dei cittadini", ha dichiarato la funzionaria nel discorso pronunciato in occasione dell'inizio della presentazione dei certificati di maggioranza ai candidati a magistrati di circoscrizione, usciti vincitori alle urne.
Tralasciando tutte le controversie che hanno macchiato le elezioni, come il processo di selezione dei candidati da parte del governo e di Morena, la distribuzione delle "fisarmoniche" o l'astensione dell'87%, Taddei ha affermato che i vincitori delle elezioni "non sono stati designati, sono stati eletti" e ha insistito sul fatto che "non rappresentano un settore, un'élite o una situazione: rappresentano la volontà di milioni di persone che anelano a una giustizia più vicina".
Contraddicendo anche le conclusioni della Missione Elettorale dell'Organizzazione degli Stati Americani (OSA), che sconsigliava ai paesi della regione di ripetere l'elezione di giudici come quella messicana, Taddei ha affermato che il processo elettorale "è stato osservato attentamente dal mondo, e giustamente. Il Messico ha aperto la porta ad altri paesi affinché osino immaginare".
Senza menzionare la divisione interna all'INE sulla legittimità dei risultati, segnata dal blocco dei cinque consiglieri dissidenti che chiedevano di attendere la conclusione delle indagini prima di approvarle, Taddei ha affermato che "la dichiarazione di validità che ha emesso il massimo organo di governo di questo Istituto non è un mero atto amministrativo, è un atto di affermazione democratica".
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