La Chiesa ha riferito che due senzatetto sono morti a causa del freddo.

Con l'arrivo dell'inverno, la dura realtà che i senzatetto di Mendoza devono affrontare è tornata a farsi sentire. Nei giorni scorsi, due uomini sono morti per ipotermia: uno in città e l'altro nel dipartimento di San Martín.

Alla luce di questi eventi, la Chiesa locale ha messo in dubbio la mancanza di risposte efficaci da parte dello Stato e ha avvertito che, con una politica pubblica coordinata e completa, queste morti avrebbero potuto essere evitate.

In una dichiarazione, la Chiesa arcidiocesana ha espresso profonda preoccupazione per il ripetersi annuale di questo problema e ha lamentato la mancanza di misure preventive.

"A pochi giorni dall'inizio dell'inverno, abbiamo già perso due fratelli che vivevano per strada, vittime del freddo", hanno dichiarato. Hanno inoltre esortato le autorità ad adottare "azioni concrete, fattibili, urgenti e collettive, insieme a tutta la società".

La Chiesa ha riferito che due senzatetto sono morti a causa del freddo.

Hanno anche riferito che le raccolte di coperte e cappotti "divengono vane quando i camion della spazzatura trasportano le coperte e i cappotti con cui i nostri fratelli e sorelle trascorrono la notte".

Da oltre un decennio la Chiesa fornisce supporto pastorale in diverse aree della provincia, si legge nella dichiarazione.

In questo contesto, lo scorso inverno, grazie al lavoro collaborativo di volontari, enti statali e del Comune di Mendoza, è stato possibile allestire un rifugio per fornire supporto durante i mesi più freddi.

Alla fine della dichiarazione, hanno invitato i governi provinciali e municipali "a rivedere l'approccio e il supporto completo per le persone senza fissa dimora, in modo che le risorse possano essere opportunamente indirizzate per garantire loro dignità e progresso umano".