L'attacco di Ilia Topuria a Makhachev e Khabib: "Hanno un atteggiamento come se avessero inventato questo sport".

Tra poco più di dieci giorni, Ilia Topuria combatterà per la cintura dei pesi leggeri UFC. Inizialmente, avrebbe dovuto affrontare Islam Makhachev, il campione in carica. Tuttavia, il daghestano ha lasciato la cintura e ha scelto di salire di categoria per affrontare Jack Della Maddalena nei pesi welter. Makhachev ha capito che questo era più importante che affrontare lo spagnolo-georgiano.
Ebbene, in una recente intervista, Ilia Topuria ha lanciato un'altra frecciatina al russo e alla sua squadra, sottolineando che potrebbero avere un'autostima eccessiva. " Khabib e Makhachev hanno cercato di apparire importanti. Hanno un atteggiamento come se avessero inventato loro questo sport . È come dire loro: 'Ragazzi, sedetevi, godetevi il sole ovunque siate e fate quello che vi viene detto di fare'", ha detto a ESPN.
Per Topuria, la realtà è che Makhachev e il suo team avevano paura di affrontarlo. A suo avviso, si sono limitati a inventare scuse: " Tutti si sarebbero resi conto della verità e guardate cosa è successo . 'Non lascerò il titolo nemmeno se passo alle 170 libbre, Ilia Topuria deve disputare almeno un incontro per ottenere il titolo mondiale'... Sono saliti di categoria, lui ha lasciato il titolo e io sto combattendo direttamente per la cintura ", ha detto l'ex campione dei pesi piuma.
D'altra parte, Topuria ha chiarito le ragioni per cui voleva competere con Makhachev, chiarendo di volere il meglio. " Volevo combattere contro Makhachev per un semplice motivo, proprio come con Volkanovski . Se dovevi battere e togliere il titolo a qualcuno nella categoria dei 145 libbre, quello doveva essere Volk, perché aveva più storia nella divisione, quello che aveva dominato tutti, il più grande. La stessa cosa è successa con Makhachev. Volevo affrontarlo per il semplice fatto che aveva dominato tutti . Chi è quello che sta battendo tutti? Islam? Allora voglio combattere contro di lui", ha concluso il pugile.
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