Accordo di viaggio senza visto: per l'ambasciatore a Washington, riflette la qualità del rapporto tra Milei e Trump.

L'ambasciatore argentino a Washington, Alejandro "Alec" Oxenford , ha espresso la sua "grande soddisfazione" per l'accordo firmato questo lunedì tra l'amministrazione di Donald Trump e quella di Javier Milei per consentire ai cittadini argentini di entrare negli Stati Uniti senza visto. Ha affermato che si tratta di " un processo tecnico reale e impegnativo" in lavorazione da "mesi ".
L'accordo è stato firmato dal Segretario per la Sicurezza Interna Kristi Noem, in visita a Buenos Aires. "Quello che abbiamo avviato non è un annuncio simbolico, ma un processo tecnico reale e impegnativo che potrebbe culminare con l'integrazione dell'Argentina nel Programma Visa Waiver", ha dichiarato Oxenford.
"Questo passo riflette la qualità delle relazioni tra i nostri governi e la crescente fiducia che esiste tra le nostre istituzioni", ha aggiunto.
L'ambasciatore, che solitamente mantiene un profilo molto basso, ha sottolineato: "Sia chiaro: questo non significa che il beneficio sia già stato concesso, ma significa che la possibilità è sul tavolo e che abbiamo avviato il necessario lavoro congiunto con i team tecnici degli Stati Uniti".
L'imprenditore, che ha sostituito l'attuale ministro degli Esteri Gerardo Werthein alla guida dell'ambasciata nella capitale statunitense, ha sottolineato che "la possibilità stessa di procedere verso l'esenzione dal visto è un'espressione concreta dell'eccellente rapporto tra il presidente Milei e il presidente Trump, un rapporto basato sulla fiducia reciproca e su una visione condivisa su molte delle sfide globali".
La possibilità di questo accordo era in fase di elaborazione da tempo, ha osservato l'ambasciatore, sottolineando che il lavoro è in corso "da mesi" con il Dipartimento della Sicurezza Interna e il Dipartimento di Stato, con riunioni tecniche presso l'ambasciata e progressi in corso con i team dell'Ufficio Strategia, Politica e Pianificazione del DHS. È inoltre in corso un'intensa collaborazione con il Ministero degli Esteri, il Ministero della Sicurezza Interna, il Vice Segretario degli Interni e la squadra diplomatica nella capitale statunitense.
A Washington, l'accordo, sebbene possa richiedere del tempo per concretizzarsi, viene interpretato come un chiaro segnale di fiducia istituzionale nei confronti dell'Argentina, dato che questo è un momento in cui la maggior parte dei Paesi, soprattutto gli Stati Uniti, sta inasprendo le proprie politiche sull'immigrazione. Si parla di un'" eccezione strategica" per l'Argentina che non solo faciliterà i viaggi, ma rafforzerà anche la sicurezza delle frontiere, integrerà tecnologie moderne e si allineerà agli standard internazionali.
Clarin