La FOPEA ha lanciato l'allarme: in seguito alla conferma della condanna di Cristina, ci sarà un aumento degli attacchi alla stampa.

Il Forum Argentino del Giornalismo (FOPEA) ha denunciato una serie di atti di violenza contro giornalisti e organi di stampa, e ha messo in guardia contro l'instaurarsi di "un clima di intolleranza nel Paese che colpisce il lavoro giornalistico e limita la libertà di espressione". Pur non considerandolo una novità, il fenomeno si è "intensificato" in seguito alla ratifica da parte della Corte Suprema della condanna dell'ex presidente Cristina Kirchner.

In una nota, l'istituzione ha ricordato che "in seguito ai violenti attacchi alle emittenti televisive TN ed El Trece di martedì scorso, si sono verificati una serie di episodi intimidatori".

Ha citato l'attacco di mercoledì 11 giugno da parte dei manifestanti mentre coprivano una marcia contro la Corte Suprema; venerdì 13 giugno, la sede del canale di streaming Olga TV è stata attaccata dai militanti; e la facciata dell'edificio di Radio Rivadavia è stata vandalizzata con graffiti sabato 14 giugno.

"Lo stesso giorno, slogan minacciosi contro il nostro collega Gustavo Noriega sono apparsi davanti a casa sua. Nel frattempo, lunedì 16, lo studio di Neura è stato ricoperto di graffiti che prendevano di mira Alejandro Fantino", ha aggiunto.

Per la FOPEA , questi incidenti rappresentano "una chiara limitazione alla libertà di espressione, poiché mirano a impedire alla stampa di adempiere al suo dovere di denunciare quanto accade". Ha avvertito che questo tipo di incidenti, descritti come "minacce", possono mettere a repentaglio non solo i beni materiali dei media, ma anche "la vita stessa dei colleghi".

Per questo motivo, l'organizzazione ha sostenuto che "in tempi di sconvolgimenti sociali e politici come quelli che il Paese sta vivendo, il giornalismo deve rafforzare il suo rigore nel riportare le notizie" e ha quindi esortato "ogni attore politico a esercitare estrema tolleranza e rispetto per il lavoro della stampa".