La SADAIC ha emesso un avvertimento a Manuel Adorni e gli ha concesso cinque giorni di tempo per ritrattare la sua dichiarazione per diffamazione.


Il conflitto tra il governo e il settore culturale è entrato in un nuovo capitolo. Il Consiglio di Amministrazione della SADAIC ha inviato una lettera formale al portavoce presidenziale Manuel Adorni , accusandolo di aver rilasciato false dichiarazioni sulle attività dell'organizzazione. L'organizzazione chiede una ritrattazione pubblica entro cinque giorni e avverte che la mancata presentazione comporterà un'azione legale per diffamazione , calunnia e falsa accusa di reato.
Adorni aveva sostenuto che la SADAIC "addebitava royalty eccessive" e che "i fondi rimanevano nelle mani di coloro che controllavano l'ente". La società che rappresenta autori e compositori ha respinto fermamente queste affermazioni, definendole "calunniose, infondate e gravi".
"Abbiamo aperto un canale di segnalazione per le organizzazioni che tentano di imporre illegalmente royalties durante riunioni private."
Manuel Adorni ha affermato che la SADAIC operava come un "regime abusivo e opaco" a causa dell'"applicazione di tariffe eccessive". pic.twitter.com/pQiZsztvxl
Nel testo inviato al funzionario, la SADAIC ha sostenuto che le dichiarazioni ledono l'onore della sua dirigenza e "ledono l'immagine di un'istituzione con decenni di lavoro nella difesa della proprietà intellettuale musicale ". Ha inoltre sottolineato che le sue attività sono tutelate dalla legge 17.648 e che opera "sotto rigidi meccanismi di trasparenza e controllo".
Fonti vicine all'organizzazione hanno affermato che l'accusa non solo danneggia la reputazione dei suoi direttori, ma mette anche in discussione il ruolo della SADAIC come legittimo rappresentante di migliaia di creatori musicali in Argentina e all'estero.
La lettera formale chiede al portavoce di ritrattare pubblicamente la sua dichiarazione entro cinque giorni lavorativi. In caso contrario, l'accusa sarà quella di diffamazione (articolo 109 del Codice penale), diffamazione a mezzo stampa (articolo 110) e presunta amministrazione fraudolenta (articolo 173, comma 7).
Le dichiarazioni del portavoce non sono passate inosservate nel mondo artistico, che ha espresso il proprio dissenso nei confronti di quello che considera un tentativo di screditare un'istituzione chiave nella difesa dei diritti dei musicisti. Questo malcontento si aggiunge alla crescente tensione tra il governo di Javier Milei e il settore culturale.
La SADAIC ha sottolineato che il suo lavoro consiste nel garantire che gli autori ricevano ciò a cui hanno diritto per l'utilizzo delle loro opere. "La nostra responsabilità è proteggere la creazione musicale e garantire un'equa distribuzione dei diritti d'autore", ha dichiarato l'organizzazione.
L'esito di questa citazione giudiziaria contro Manuel Adorni potrebbe creare un precedente nel rapporto tra l'Esecutivo e le istituzioni culturali. Nel frattempo, la SADAIC rimane ferma nella sua richiesta: una ritrattazione pubblica da parte del portavoce presidenziale e il rispetto della sua storia di organizzazione a tutela degli autori e dei compositori del Paese.
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