Leire Díez: l'ultimo capitolo della saga di corruzione che colpisce il Primo Ministro spagnolo
Mercoledì, un ex membro del partito socialista del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha negato di aver condotto una campagna diffamatoria contro un'unità di polizia che indagava sulle accuse di corruzione rivolte a membri della sua cerchia ristretta.
Leire Díez è finita sotto esame dopo che sono emerse registrazioni audio trapelate dei suoi colloqui con un comandante della polizia e un uomo d'affari implicati in indagini per corruzione.
Nelle registrazioni, sembra che offra clemenza giudiziaria a entrambi in cambio di informazioni potenzialmente compromettenti sui membri più importanti dell'unità anticorruzione della Guardia Civil.
Questa unità sta indagando sulle accuse di corruzione mosse alla moglie di Sánchez , al fratello e all'ex braccio destro di quest'ultimo, che hanno portato ad accuse secondo cui lei avrebbe cercato di interferire nelle indagini.
Ma Díez ha tentato di mettere a tacere il crescente scandalo, dicendo mercoledì ai giornalisti che stava conducendo ricerche per un libro e che non stava lavorando per il partito o per Sánchez.
"Non sono una donna nell'ombra. Svolgo attività investigativa da anni", ha dichiarato il giorno dopo essersi dimessa dal partito.
Si è anche scagliata contro quelle che ha definito "fughe di notizie calcolate e inventate".
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La tensione è esplosa durante la conferenza stampa quando l'imprenditore Victor de Aldama, figura centrale in uno dei casi di corruzione che hanno travagliato l'amministrazione Sánchez, ha inaspettatamente tentato di confrontarsi con Díez.
«Mentisce e prende in giro tutti», urlò.
Il principale partito di opposizione, il Partito Popolare (PP), ha indetto una protesta domenica a Madrid contro il governo in merito alla vicenda, accusandolo di "pratiche mafiose".
Il PP, così come il partito di estrema sinistra Podemos e il partito indipendentista catalano ERC, hanno chiesto che il primo ministro si presenti in parlamento per fornire spiegazioni sul caso.
Sánchez ha liquidato le indagini che coinvolgono membri della sua cerchia ristretta, definendole parte di una "campagna diffamatoria" portata avanti dalla destra per indebolire il suo governo.
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