Sheinbaum chiede agli Stati Uniti di limitare il traffico di armi: "Anche i lanciagranate attraversano il confine".

Nel corso della conferenza stampa mattutina di martedì, la presidente Claudia Sheinbaum Pardo ha duramente criticato il governo degli Stati Uniti, sottolineando che non ha intensificato gli sforzi per contrastare il traffico illegale di armi verso il Messico, che ha consentito a gruppi criminali di acquisire persino lanciagranate.
Sheinbaum ha ricordato che qualche mese fa negli Stati Uniti è stato registrato un significativo sequestro di armi; tuttavia, ha lamentato il fatto che dopo quell'operazione "la vigilanza è diminuita" e non c'è stato uno sforzo costante per arginare questo fenomeno, che, ha affermato, colpisce direttamente la sicurezza dei messicani.
"È una questione di responsabilità condivisa. Non può essere unilaterale. La quantità di armi utilizzate dai gruppi criminali, dalla criminalità organizzata in Messico, proviene dagli Stati Uniti", ha dichiarato dal Palazzo Nazionale.
In questo contesto, la presidente ha rivelato che, in una conversazione telefonica con l'ex presidente Donald Trump, aveva sollevato direttamente la gravità della situazione. "Gli ho chiesto: come puoi spiegare che un lanciagranate di proprietà di un gruppo criminale organizzato stia entrando illegalmente nel mio Paese dal tuo? Dove sono i controlli che dovresti fare alla frontiera?", ha detto.
Sheinbaum ha sottolineato che il suo governo sta facendo la sua parte in termini di sicurezza, ma ha anche sottolineato che gli Stati Uniti devono assumersi le proprie responsabilità e rafforzare le ispezioni sul proprio territorio.
La presidente ha assicurato che questa questione rimarrà una priorità nelle relazioni bilaterali e che la sua amministrazione continuerà a chiedere azioni concrete per arginare il flusso di armi che alimenta la criminalità organizzata.
"Noi facciamo il nostro lavoro, ma anche loro devono farlo. Non smetteremo di sottolinearlo", ha concluso.
La Verdad Yucatán