Si tratta del robot umanoide che lavorerà nelle concessionarie europee di Omoda e Jaecoo.

I marchi cinesi del Chery Group inizieranno a utilizzare AiMOGA, un robot dalle sembianze umane che parla 10 lingue e può essere integrato in scenari di vita reale per servire i clienti o fornire servizi specifici.
Tra qualche settimana, gli utenti che visiteranno i concessionari auto Omoda e Jaecoo in Europa avranno la possibilità di parlare con un robot anziché con un essere umano.
Le aziende asiatiche hanno deciso di portare nel Vecchio Continente il loro robot AiMOGA, già impiegato in altri continenti come assistente personale per fornire consulenza ai clienti.
Nello specifico, ha una forma femminile ed è alto 1,67 metri. Può anche eseguire 41 movimenti indipendenti, 12 dei quali con ciascuna mano, il che gli consente di afferrare oggetti con precisione. Può parlare 10 lingue e, secondo Sophie Liu, Direttore delle Risorse Umane di OMODA & JAECOO in Spagna, non è l'unico robot umanoide su cui l'azienda sta lavorando.
AiMOGA è inoltre dotato di un sensore LiDAR 3D che consente di vedere l'ambiente circostante in tre dimensioni, di telecamere con la stessa profondità dell'occhio umano, di un radar a ultrasuoni ad alta precisione e di diversi microfoni che catturano il suono da diverse direzioni.
A maggio di quest'anno, Cherry, la società madre di Omoda e Jaecoo, ha effettuato la prima consegna globale in lotti del suo robot umanoide, distribuendo 220 unità del robot AiMOGA a distributori e partner in più di 30 paesi.
Per il momento non sono stati forniti dettagli sul numero di robot che verranno impiegati in Europa.
I piani dell'azienda includono anche l'espansione del suo umanoide oltre i confini delle concessionarie. Come annunciato a maggio, la roadmap per l'implementazione di AiMOGA è strutturata in tre fasi: in primo luogo, la sua implementazione presso le concessionarie come assistente intelligente al servizio clienti; in secondo luogo, l'espansione nei settori della pubblica amministrazione; e infine, la sua integrazione nell'ambiente domestico.
La società madre di entrambi i produttori afferma di aver progettato il suo robot umanoide basandosi sull'esperienza tecnologica relativa alla guida autonoma, ai cockpit intelligenti e ai modelli linguistici avanzati, consentendogli di integrarsi in scenari di vita reale in cui deve servire il pubblico o svolgere un servizio specifico.
L'azienda ha aumentato la sua attenzione sull'intelligenza artificiale, utilizzandola nella produzione di automobili, nei test di sviluppo, nelle simulazioni, nei sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance) e nella creazione di abitacoli intelligenti.
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