Parte della controversa legge agricola francese è stata abolita, è incostituzionale
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Giovedì, il Consiglio Costituzionale francese ha stabilito che parte della cosiddetta legge Duplomb è incostituzionale, secondo quanto riportato dai media francesi. La sezione in questione avrebbe riautorizzato l'uso di un pesticida probabilmente cancerogeno. "I saggi", come sono conosciuti i membri del consiglio, sostengono che se l'uso dell'acetamiprid, tra le altre sostanze, venisse riautorizzato, "il diritto a vivere in un ambiente sano" non sarebbe garantito.
La legge era stata precedentemente adottata integralmente da entrambe le Camere del Parlamento francese, ma aveva suscitato ampie critiche in Francia. Una petizione presentata all'Assemblea Nazionale ha ricevuto oltre 2,1 milioni di firme, un numero mai raggiunto prima per una petizione di questo tipo. Anche la Lega contro il cancro, l'Ordine dei medici e organizzazioni ambientaliste, tra gli altri, si sono espresse contro la legge, esprimendo preoccupazioni per il suo impatto sull'ambiente e sulla salute pubblica.
Se la legge Duplomb fosse stata ripristinata integralmente, il pesticida acetamiprid sarebbe tornato legale in alcuni casi. Si tratta di una sostanza che rientra nel gruppo dei neonicotinoidi. L'uso della maggior parte dei neonicotinoidi è vietato in Francia dal 2018 perché molto dannosi per le api e altri insetti impollinatori.
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Gli oppositori della legge Duplomb non solo temevano danni alla biodiversità e all'ambiente, ma hanno anche sottolineato studi che dimostrano come l'acetamiprid possa potenzialmente penetrare nell'utero e quindi influenzare lo sviluppo del sistema nervoso dei nascituri. In generale, l'esposizione ai pesticidi può aumentare il rischio di vari tipi di cancro e malattie come il Parkinson e l'Alzheimer, e gli agricoltori stessi ne sono particolarmente colpiti. Alcuni oppositori hanno espresso preoccupazione per il fatto che, se l'acetamiprid fosse autorizzato, altre sostanze tossiche potrebbero potenzialmente essere legalizzate in futuro.
I sostenitori della legge sostengono che è ingiusto che agli agricoltori francesi non sia consentito utilizzare il veleno perché ciò porterebbe a una concorrenza sleale: il suo utilizzo è consentito in altri paesi dell'UE fino al 2033. Tuttavia, ci sono preoccupazioni anche a livello europeo: lo scorso anno, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha parlato di "enormi incertezze" riguardo all'impatto della sostanza sullo sviluppo del feto e ha chiesto ulteriori ricerche per "acquisire una comprensione più approfondita dei pericoli e dei rischi".
Diverse altre misure contenute nel Duplomb Act sono ancora oggetto di critiche. Queste misure, ad esempio, facilitano la costruzione di mega-fattorie per l'allevamento intensivo e la realizzazione dei cosiddetti mega-bacini : enormi bacini per l'immagazzinamento dell'acqua piovana, del deflusso superficiale e, in alcuni casi, delle falde acquifere. Gli ambientalisti si oppongono a queste misure perché priverebbero la natura e l'ambiente di una risorsa idrica sempre più scarsa.
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