Un'altra casa automobilistica tedesca registra un crollo degli utili. I veicoli elettrici sono sull'orlo della redditività.

La casa automobilistica tedesca Volkswagen ha registrato un fatturato pari a 80,8 miliardi di euro nel secondo trimestre, il che equivale a un calo di circa il 3% rispetto all'anno precedente.

L'utile netto è stato pari a 2,3 miliardi di euro, in calo del 36,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Si tratta del sesto trimestre consecutivo di utili in calo.

In questo periodo, il margine operativo è sceso al 4,7%, principalmente a causa della limitata domanda di auto di lusso di Bentley e Lamborghini, nonché dei modelli più costosi di Porsche e Audi. Škoda, un marchio premium che offre auto a prezzi competitivi, sta registrando le migliori performance sul mercato.

Le vendite di auto elettriche sono attualmente sull'orlo della redditività

Il problema del gruppo è la bassissima redditività delle vendite di auto elettriche , data la forte concorrenza dei produttori cinesi, che rende necessario perseguire un'aggressiva politica promozionale nei confronti dei potenziali clienti.

Un ulteriore problema è il calo delle vendite nel secondo mercato più grande, che in precedenza era la Cina, e le elevate tariffe d'importazione introdotte negli Stati Uniti.

Poiché è probabile che i dazi continuino a rappresentare un onere persistente, il gruppo dovrà raddoppiare i suoi sforzi di riduzione dei costi per attenuarne l'impatto negativo nel prossimo futuro.

Il governo federale ha aumentato i dazi sulle importazioni di autovetture dal precedente 2,5% al 27,5%. Ciò ha comportato un calo del 16,9% delle consegne in questo mercato nel secondo trimestre.

Volkswagen deve anche affrontare l'imposizione di dazi elevati sulle importazioni dal Messico. Con stabilimenti in quel Paese, il gruppo non sta ottenendo i risultati attesi e l'unica soluzione potrebbe essere quella di produrre in fabbriche americane.

La Volkswagen attende la conclusione della controversia doganale tra UE e USA.

Tuttavia, finché non sarà risolta la controversia tra Stati Uniti e Unione Europea sul livello delle tariffe imposte sul commercio reciproco, non verrà intrapresa alcuna azione strategica.