Un aereo da caccia britannico raggiungerà Mosca con un unico scalo di rifornimento. Entrerà presto in servizio.

BAE Systems, un'azienda britannica del Lancashire, ha svelato il progetto di un nuovo caccia supersonico Tempest con equipaggio. Il Telegraph ha riportato sabato che l'aereo dovrebbe entrare in servizio con Regno Unito, Giappone e Italia nell'ambito del Global Combat Air Programme (GCAP) a partire dal 2035.

Un quotidiano britannico ha riportato che il Tempest, progettato per essere lungo 19 metri, potrebbe essere un caccia più grande dell'F-35B (15,6 metri) e del Typhoon (15,96 metri). Secondo il quotidiano, il nuovo velivolo avrà serbatoi di carburante più grandi, con conseguente maggiore autonomia e vani porta-armi più ampi. È stato rivelato che sarà dotato di tecnologie che consentiranno l'interoperabilità con altri velivoli, droni, satelliti e forze di terra.
Il Telegraph suggerisce che il Tempest "è stato progettato per missioni a lunga distanza in territorio nemico, dove la comunicazione con la base potrebbe essere impossibile". Il quotidiano conclude che il caccia, dopo il decollo da un aeroporto britannico, sarà in grado di raggiungere Mosca, una distanza di circa 2.500 km . A titolo di paragone, il Typhoon può percorrere circa 1.300 km con un solo pieno di carburante, mentre l'F-35B può percorrere 1.000 km. Interpellato dal Telegraph, Jonny Moreton di BAE Systems non ha confermato l'accuratezza delle conclusioni del quotidiano.
In un'intervista al quotidiano, l'analista della difesa Francis Tusa ha affermato che il peso massimo al decollo del Tempest potrebbe superare le 30 tonnellate, rispetto alle 23 tonnellate del Typhoon. Questo, ha osservato, è più pesante del bombardiere Lancaster utilizzato dalla Royal Air Force durante la Seconda Guerra Mondiale.
BAE Systems fa parte del Tempest Group, che comprende il Ministero della Difesa britannico, Rolls-Royce, il produttore di missili MBDA e l'azienda italiana Leonardo. Nel 2023, l'iniziativa è entrata a far parte dell'accordo trilaterale GCAP.
Da Londra Marta Zabłocka (PAP)
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