Festeggiamenti a Hanstholm. Hanno onorato i pescatori morti mezzo secolo fa

Sebbene siano trascorsi 50 anni dal naufragio del peschereccio "Brda" nel porto di Hanstholm, il ricordo di questa tragedia e delle sue vittime è ancora vivo nella cittadina danese, ma anche tra i marittimi polacchi. Sabato scorso (24 maggio) una delegazione di Stettino ha preso parte alle celebrazioni per l’anniversario e a quelle legate al trasferimento al Museo marittimo nazionale di Danzica di un frammento della prua della nave Brda, recentemente recuperato durante i lavori di dragaggio.
Il peschereccio a vapore "Brda" salpò per l'ultima volta verso le zone di pesca alla fine del 1974. A bordo c'erano 27 persone. La tragedia avvenne nella notte tra il 9 e il 10 gennaio 1975 nel porto danese di Hanstholm durante una tempesta. In quell'occasione morirono 10 pescatori. 17 persone sono state tratte in salvo, ma una è morta in ospedale. Il relitto del "Brda" fu completamente distrutto dagli elementi del mare poco dopo il disastro.
Nel giugno 2009, lo yacht "Stary", diretto in Islanda, fece tappa a Hanstholm e l'equipaggio depose fiori e accese candele sulla diga foranea.
– Fu allora che decidemmo che in futuro avremmo posto una targa commemorativa sulla diga foranea dove avvenne la tragedia – ricorda il famoso marinaio di Stettino, il capitano Maciej Krzeptowski, che comandava la "Stary". – Dopo solo un anno, grazie alla buona volontà dell’amministrazione danese e all’aiuto di istituzioni e aziende, tra cui il Sea Fisheries Institute, Dalmor e il Rotary Club di Stettino, siamo salpati per Hanstholm sul “Darem Szczecina” [Dono di Stettino], riportando indietro la targa. La cerimonia di inaugurazione ebbe luogo il 26 settembre 2010 e, cosa importante, vi parteciparono, oltre ai residenti della città, ai pescatori e ai marinai, anche le famiglie delle vittime del disastro.
L'idea di commemorare il 50° anniversario della tragedia di "Brda" è nata durante un incontro del Rotary Club di Kalundborg e del Rotary Club di Stettino. Il Rotary Club di Hanstholm e il direttore del porto danese, Søren Zohnesen, hanno aderito all'evento e si sono dichiarati disponibili a trasferire in Polonia i resti del peschereccio recuperati durante l'approfondimento del porto esterno. Su questo punto esiste già un accordo completo.
– Questi monumenti, inclusi nella collezione del Museo marittimo nazionale di Danzica, similmente alla targa commemorativa posta sulla diga foranea del porto di Hanstholm, sono importanti testimoni della storia della pesca polacca, della memoria e della fratellanza della gente di mare – sottolinea M. Krzeptowski.
Sabato scorso nella chiesa protestante di Hanstholm si è tenuta una funzione religiosa in memoria dei pescatori morti nel disastro di Brda. Successivamente è stato reso omaggio alle vittime della tragedia presso la targa sul frangiflutti, riposizionata dopo il restauro. Le corone di fiori sono state deposte da Dalmor Gdynia, dal Rotary Club di Stettino e dalla Confraternita della Costa – Mesa Kaprów Polskich. Le candele furono accese. Intervengono il direttore del porto e Maciej Krzeptowski. Della delegazione polacca facevano parte anche: Zbigniew Nagay – presidente eletto del Rotary Club Stettino, il regista Michał Marks e Janusz Kozłowski.
Successivamente, durante una cena di gala offerta dal direttore del porto, è stato proiettato un filmato sul disastro di Brda, preparato da Wojciech Seńkow: https://youtu.be/gxbb-kh3x9A.
– Il film, così come la nostra brochure su “Brda” nella versione danese, sono stati accolti molto bene – dice Maciej Krzeptowski. – Per me è stato un evento a più livelli: vi ho partecipato come pescatore, marinaio, addetto al museo marittimo, cronista della pesca d'altura polacca, rotariano e ambasciatore onorario di Stettino e, infine, come persona comune che rendeva omaggio alle persone morte nel disastro in mare.
Il patrocinio onorario della cerimonia è stato conferito dal sindaco di Danzica, dall'Istituto per la pesca marittima e dalla Confraternita della costa. “Kurier Szczeciński” è stato il mecenate mediatico di questo evento. ©℗
Elisabetta KUBOWSKA
Kurier Szczecinski