Gruppo criminale organizzato smantellato. Cinque persone accusate di frode e riciclaggio di denaro.

Gli agenti di polizia di Koszalin, operanti sotto la supervisione della Procura distrettuale di Koszalin, hanno smantellato un gruppo criminale organizzato coinvolto in estorsioni di denaro tramite il metodo degli "impiegati di banca" e nel riciclaggio di denaro.
Il gruppo operava secondo una precisa divisione dei ruoli e utilizzava metodi di ingegneria sociale nei contatti telefonici con le vittime. Gli autori si spacciavano per impiegati di banca e, soprattutto, per pubblici ministeri. Quando telefonavano alle vittime, si presentavano come agenti delle forze dell'ordine, informandole di una presunta indagine su reati finanziari o di un tentativo di furto di fondi dai loro conti bancari. Spiegavano che, per "proteggere il denaro", questo doveva essere immediatamente trasferito su un "conto tecnico sicuro" designato oppure che dovevano essere eseguite specifiche operazioni bancarie.
- L'impersonificazione del pubblico ministero mirava a conferire all'intera procedura una parvenza di legalità e a esercitare una forte pressione psicologica sulle vittime. I truffatori hanno utilizzato una terminologia legale, presentato dati identificativi falsi e incoraggiato le vittime a mantenere la "completa discrezione", giustificando ciò nell'interesse delle indagini presumibilmente in corso. Le loro azioni sono state condotte in modo molto convincente e professionale - informa il sovrintendente capo Monika Kosiec della Polizia Municipale di Koszalin.
In molti casi, le vittime, convinte di agire in accordo con le forze dell'ordine, hanno fornito volontariamente le credenziali di accesso all'online banking, i codici di autorizzazione e persino installato software per controllare da remoto un computer o un telefono. In questo modo, i criminali hanno ottenuto il pieno controllo dei conti e hanno potuto effettuare trasferimenti, prelievi di contanti e trasferire denaro in criptovalute.
Gli agenti della stazione di polizia di Koszalin hanno sequestrato beni, tra cui denaro contante, automobili e beni di lusso, a fronte del loro futuro obbligo di risarcire le parti lese per i danni.
Gli investigatori hanno stabilito che il gruppo, composto da quattro uomini e una donna di età compresa tra 20 e 36 anni, operava in modo organizzato e coordinato. Tra gli imputati figurano anche persone che hanno messo a disposizione i propri conti bancari per trasferire denaro proveniente da reati e una persona che ha convertito fondi rubati in criptovalute nell'ambito delle proprie attività commerciali.
- Le prove raccolte non lasciano dubbi: i truffatori hanno sfruttato la fiducia sociale riposta nelle istituzioni pubbliche per far perdere brutalmente i risparmi a cittadini ignari - afferma il sovrintendente capo Monika Kosiec.
Per i crimini commessi, i colpevoli rischiano una pena detentiva fino a 8 anni.
(mio)

Lusso
25/06/2025 14:14:07
È strano che individui del genere vadano nei negozi di lusso, acquistino gli articoli più costosi in contanti e nessuno si chieda dove prendano i soldi.
Kurier Szczecinski