La disinformazione sul clima prospera. Gli esperti indicano i colpevoli: non solo la Russia
Il cambiamento climatico sta accelerando e gli scienziati ripetono da anni che è necessaria un'azione immediata e decisa per evitare gli scenari peggiori della crisi climatica. E sebbene le conseguenze del cambiamento climatico riguardino tutti, ci sono gruppi che stanno manipolando la narrazione per ritardare l'azione per il clima. Secondo gli esperti, si tratta principalmente di rappresentanti dell'industria petrolifera, politici conservatori e paesi come la Russia.
Disinformazione sul clima: Russia, destra e compagnie petrolifereSecondo le ultime scoperte degli scienziati dell'International Panel on the Information Environment (IPIE), tra i principali responsabili figurano le compagnie di combustibili fossili, i politici di destra e alcuni Paesi, tra cui la Russia. Negando fatti scientificamente provati sui cambiamenti climatici e seminando dubbi nell'opinione pubblica sulle soluzioni proposte, questi attori cercano di instillare sfiducia nei governi e di ritardare l'attuazione delle necessarie azioni per il clima. Lo studio ha analizzato 300 studi sulla disinformazione climatica risalenti all'ultimo decennio.
I ricercatori hanno identificato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump come un "influenzatore chiave" della disinformazione sul clima, sottolineando che le sue "fallacie logiche, affermazioni infondate e il trattamento selettivo dei risultati sono stati ampiamente ritwittati da altri utenti". Hanno anche scoperto che quasi un post su quattro su X (ex Twitter) riguardante il ritiro degli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi è stato generato da account bot. I ricercatori hanno anche osservato che l'anno scorso, tra i membri del Congresso degli Stati Uniti che hanno negato il cambiamento climatico, tutti rappresentavano il Partito Repubblicano. Solo il 14% dei loro elettori ha dichiarato di sentirsi minacciato dalla crisi climatica.
Tra i partiti che promuovono intensamente contenuti di disinformazione, i ricercatori hanno individuato anche il partito spagnolo Vox e quello tedesco AfD.
RP