Trump lancia un ultimatum a Putin. Il suo inviato atterra a Mosca

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Donald Trump e Vladimir Putin

L'inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, è arrivato a Mosca per colloqui sulla fine dell'invasione russa dell'Ucraina. Il dialogo di mercoledì tra i rappresentanti determinerà se il presidente degli Stati Uniti imporrà dazi e sanzioni severe alla Russia e ai paesi che acquistano il suo petrolio. Il suo ultimatum alla Russia scade venerdì.

Witkoff , uno dei più stretti collaboratori del presidente americano, ha incontrato Vladimir Putin molte volte in Russia, ma finora questi colloqui non hanno portato a una svolta nella fine della guerra in Ucraina.

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Considerato un sostenitore del ritorno agli affari con la Russia, Witkoff è stato criticato per aver riecheggiato temi e narrazioni del Cremlino e per non aver sfruttato la protezione dell'intelligence americana a Mosca. Non è chiaro quanto durerà la sua visita nella capitale russa.

La Russia ha 2 giorni per rispondere all'ultimatum di Trump

Il 29 luglio, Trump ha annunciato che avrebbe imposto nuove sanzioni alla Russia entro 10 giorni se Mosca non avesse preso provvedimenti per raggiungere un accordo per porre fine alla guerra. Questo ultimatum scade venerdì 8 agosto.

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Secondo informazioni non ufficiali fornite dai media statunitensi, Trump è scettico sulla possibilità di ottenere una svolta sulla guerra in Ucraina durante la visita di Witkoff. Reuters, citando tre fonti vicine al Cremlino, ha riferito che Putin non ha alcuna intenzione di cedere all'ultimatum di Trump e che i russi non credono che il ricorso degli Stati Uniti a nuove sanzioni significherebbe un disastro per loro.

Media: la Russia non accetterà un cessate il fuoco

Secondo Bloomberg, la Russia non accetterà un cessate il fuoco, ma sta valutando un cessate il fuoco che includa le operazioni aeree . Interpellata in merito, la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce ha rifiutato di dire se una proposta del genere avrebbe soddisfatto Washington, affermando che la decisione sarebbe stata presa dal Presidente Trump.

A sua volta, Reuters, citando fonti del Cremlino, ritiene che Putin, sebbene sia preoccupato per il deterioramento dei rapporti con Trump , consideri la guerra in Ucraina una questione più importante e non intenda porvi fine, poiché sostiene che vincerà e che il fronte ucraino crollerà entro pochi mesi.