Una rivoluzione nella lettura. Meno libri obbligatori nelle scuole dal 2026
Le bozze di modifica preparate dall'Istituto per l'Istruzione e la Formazione (IBE) saranno presentate al Ministero dell'Istruzione Nazionale a settembre di quest'anno e la versione completa del curriculum di base sarà pubblicata dopo le audizioni pubbliche. Le nuove normative entreranno in vigore il 1° settembre 2026 per gli studenti della quarta elementare della scuola primaria.
Il Ministero dell'Istruzione Nazionale smentisce le notizie riguardanti la "Riforma della 26a Bussola di Domani" e la lista di letturaIl Ministero dell'Istruzione Nazionale nega fermamente le false informazioni riguardanti i lavori sui programmi di studio fondamentali nell'ambito della cosiddetta "26a Riforma Compass of Tomorrow". Il Ministero sottolinea che al momento non sta lavorando a modifiche dei programmi di studio fondamentali, ma è in attesa di proposte elaborate da esperti assunti in modo trasparente dall'Istituto di Ricerca Educativa (IBE PIB).
Non è vero che le proposte degli esperti prevedano l'eliminazione delle letture obbligatorie a scuola o la completa abolizione della lista di letture obbligatorie, incluso il canone della letteratura polacca nelle classi quarta-sesta e settima-ottava. Già in questa fase dei lavori, gli esperti dell'IBE PIB sottolineano la necessità di mantenere letture obbligatorie, tra cui estratti dalla Bibbia, miti greci selezionati e almeno quattro libri più lunghi da leggere per ogni classe dalla quarta alla sesta elementare. Anche i classici della letteratura polacca rimangono tra le letture obbligatorie.
Secondo le proposte iniziali, agli insegnanti delle classi IV-VI verrebbe data maggiore autonomia nella scelta del materiale di lettura, scegliendolo da un ampio elenco di opere della letteratura polacca e mondiale, cosa che la comunità degli insegnanti sostiene da tempo.
Le proposte definitive del curriculum di base saranno esaminate da scienziati e professionisti e poi presentate al Ministero dell'Istruzione Nazionale. Il Ministero prevede di avviare consultazioni pubbliche a cavallo tra settembre e ottobre.
RP