Banca centrale, 60 anni, e la sfida per raggiungere il predominio monetario

La Banca Centrale (BC) compie 60 anni sostenuta da un regime legale di dominanza monetaria, che vincola il governo a sostenere il suo mandato di stabilità dei prezzi. In altri paesi, i conflitti tra la sfera fiscale e quella monetaria possono essere risolti solo attraverso il coordinamento politico. In Brasile, la legge richiede che la politica fiscale sia compatibile con il controllo dell'inflazione , e spetta alle istituzioni di controllo e alla magistratura adempiere a tale dovere.
Questo regime di predominio monetario è il risultato di decenni di riforme. Nei primi 20 anni di attività della Banca Centrale, la legge ha subordinato la politica monetaria a quella fiscale. Di fronte all'inflazione galoppante e all'esaurimento del "miracolo brasiliano", la Costituzione del 1988 ha proibito alla Banca Centrale di concedere prestiti al Tesoro, interrompendo la dipendenza di quest'ultimo dal signoraggio. Tuttavia, era necessario conferire alla Banca Centrale un mandato chiaro e raggiungere la sostenibilità fiscale, al fine di preservare l'efficacia della politica dei tassi di interesse.
Il Piano Real collegava l'espansione della base monetaria all'acquisizione di riserve valutarie, attribuendo alla Banca Centrale il compito di mantenere la parità dei tassi di cambio. Non si trattava ancora di una politica incentrata esclusivamente sulla stabilità dei prezzi, ma ebbe il merito di introdurre disciplina nell'emissione monetaria, contrastando così l'iperinflazione. Con l'avvento del regime di targeting dell'inflazione, la Banca Centrale iniziò a concentrarsi esclusivamente sulla stabilità dei prezzi.
Le riforme degli anni successivi mirarono ad allineare le politiche fiscali e monetarie. La Legge sulla Responsabilità Fiscale introdusse parametri rigorosi per la spesa pubblica e il debito pubblico e disciplinò i rapporti finanziari tra il Tesoro e la Banca Centrale. Più di recente, la stabilità dei prezzi è diventata il principale obiettivo giuridico della Banca Centrale e la sostenibilità del debito pubblico ha ottenuto uno status costituzionale, rafforzato dal quadro di bilancio del 2023.
Nonostante ciò, l'attuazione è fallita. Dal 2001 al 2003, nel 2015 e nel 2017, e tra il 2021 e il 2024, la Banca Centrale non è riuscita a raggiungere il suo obiettivo di inflazione. Le politiche fiscali espansive hanno agito in senso contrario alla politica monetaria, richiedendo aumenti più drastici dei tassi di interesse e riducendo il margine di manovra per investimenti e crescita. La conseguenza è stata l'indebolimento della credibilità della Banca Centrale e della fiducia nel quadro istituzionale.
Nel corso dei decenni, il Brasile ha costruito una solida base giuridica per la stabilità monetaria. La sfida ora è attuare questo quadro normativo e fare del predominio monetario non solo un principio giuridico, ma una pratica politica e istituzionale permanente.
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