Con Temer, Centrão cerca di prendere le distanze dall'offensiva tariffaria di Bolsonaro

Il video pubblicato mercoledì 23 da Michel Temer (MDB), che invita al dialogo, alla moderazione e al rispetto di fronte alla crisi diplomatica tra Brasile e Stati Uniti, ha un peso politico più profondo di quanto sembri. I leader di Brasilia interpretano la dichiarazione dell'ex presidente come un messaggio ai sostenitori di Bolsonaro: il Centrão non intende intraprendere una strategia di scontro con la Corte Suprema Federale né sostenere iniziative straniere con costi istituzionali per il Paese.
Il passaggio in cui Temer definisce "ingiustificabile e inaccettabile" la revoca dei visti ai giudici della Corte Suprema è visto dietro le quinte come un modo per indebolire la posizione adottata da Jair Bolsonaro (PL) e amplificata da Donald Trump . La leadership del Centrão è preoccupata per l'uso delle sanzioni internazionali come strumento per esercitare pressione sulla magistratura brasiliana e teme le implicazioni per gli interessi politici del blocco.
La valutazione è che Temer ha parlato come portavoce di un "campo moderato" al Congresso, in particolare dei leader di partiti come MDB, PP e Republicanos, tutti con una presenza formale nel governo Lula (PT).
Internamente, esponenti del partito Centrão esprimono disagio per la radicalizzazione di Bolsonaro . Il tentativo di trasformare i dazi statunitensi in uno strumento di ricatto contro la Corte Suprema, in nome dell'amnistia o dell'annullamento delle misure cautelari contro Bolsonaro, non trova alcun sostegno tra i leader.
Il rifiuto è stato reso esplicito questa settimana nella decisione di Davi Alcolumbre (União-AP) di non autorizzare l'interruzione della pausa bianca nel Congresso nazionale , così come nell'impedire la convocazione di commissioni alla Camera dei deputati, per ordine di Hugo Motta (Republicanos-PB).
Inoltre, si sta diffondendo la percezione che il sostegno esplicito di Trump a Bolsonaro e alle azioni del governo statunitense contro la magistratura brasiliana possa degenerare e provocare una reazione negativa all'estero. Dietro le quinte, il Centrão sta già trattando l'aumento dei dazi come una bomba politica che non porta alcun beneficio a nessuno: né al mondo imprenditoriale, né al Congresso, né al Palazzo Planalto.
Il gesto di Temer rafforza anche, seppur indirettamente, la posizione di Lula, che non cede alle pressioni di Trump. Indica inoltre che, se ci sarà una risposta istituzionale concertata , avverrà secondo le regole del gioco, non secondo i desideri del bolsonarismo.
CartaCapital