Cos'è lo Stretto di Hormuz, che l'Iran minaccia di tagliare?

L'Iran minaccia di chiudere lo Stretto di Hormuz dopo l'attacco statunitense ai suoi impianti nucleari, sollevando preoccupazioni globali sulle ricadute economiche dell'escalation di violenza nella regione. Essendo il punto di transito petrolifero più critico al mondo, il prezzo dell'"oro nero" continua a salire, ma Teheran potrebbe affrontare più rischi che benefici da questa strategia, prevedono gli analisti.
Il parlamento iraniano ha votato domenica per chiudere lo stretto, che trasporta il 20% del petrolio mondiale e un terzo del gas naturale liquefatto. Viene spesso descritto come il "punto di traffico più critico" al mondo, e una decisione di chiuderlo limiterebbe gravemente le forniture globali di petrolio, anche ad alcuni dei maggiori alleati di Teheran.
Nonostante il voto parlamentare, la decisione di procedere con questa misura spetta ora al Consiglio di Sicurezza Nazionale, e non è chiaro se i leader iraniani rischieranno di inimicarsi la Cina, che è ancora fortemente dipendente dal petrolio che attraversa lo stretto ed è il principale importatore dell'Iran. Inoltre, con i proventi petroliferi che costituiscono la principale fonte di reddito per lo Stato iraniano, questa strategia sembra ancora meno probabile.
Tuttavia, se l'Iran procedesse con la chiusura dello stretto, ciò avrebbe ripercussioni anche sulle esportazioni di altri paesi della regione, come Arabia Saudita, Kuwait, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Secondo una nota di S&P Global, ciò potrebbe sottrarre dal mercato oltre 17 miliardi di barili di petrolio, oltre a 77 milioni di tonnellate all'anno di gas naturale.
D'altro canto, l'Agenzia per l'energia degli Stati Uniti stima che l'84% del petrolio e l'83% del gas naturale transitati attraverso lo stretto lo scorso anno fossero destinati ai mercati asiatici, il che ne sottolinea l'importanza per quei paesi.
Oltre alla Cina, paesi come l'India e la Corea del Sud dipendono fortemente dai flussi che attraversano lo stretto, a differenza degli Stati Uniti o dell'Unione Europea, obiettivi diplomatici più ambiti da Teheran.
Lo stretto è largo circa 40 km nel suo punto più stretto, ma le sue rotte navigabili sono larghe meno di due chilometri, costringendo le navi ad attraversare le acque controllate dall'Oman e dall'Iran.
Nonostante le tensioni che hanno circondato Hormuz in vari momenti della storia recente, la navigazione attraverso lo stretto non è mai stata effettivamente interrotta.
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