I ministri degli esteri dell'UE discutono delle tensioni

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I ministri degli Esteri dei 27 paesi dell'Unione Europea (UE) discuteranno degli sviluppi della guerra in Ucraina e dell'escalation del conflitto tra Israele e Iran a seguito degli attacchi statunitensi contro diversi impianti nucleari iraniani.
L'incontro di Bruxelles si tiene un giorno prima del vertice NATO all'Aia (23 dei 32 paesi che compongono l'Alleanza Atlantica appartengono all'UE) e della riunione del Consiglio europeo che si terrà più avanti questa settimana a Bruxelles.
L'incontro, a cui parteciperà il ministro di Stato e degli Affari Esteri (MNE), Paulo Rangel, si svolge anche nel contesto dell'escalation del conflitto tra Israele e Iran, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato sabato sera che i bombardieri statunitensi hanno attaccato le principali centrali nucleari iraniane, tra cui le strutture sotterranee di Fordow, con bombe anti-bunker.
"Invito tutte le parti a fare un passo indietro, a tornare al tavolo delle trattative e a evitare un'ulteriore escalation", ha affermato domenica l'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas.
Nelle stesse dichiarazioni, Kallas ha sottolineato la necessità di impedire a Teheran di sviluppare un'arma nucleare, "poiché ciò rappresenterebbe una minaccia alla sicurezza internazionale", e ha confermato che i capi della diplomazia dei 27 paesi dell'UE discuteranno la situazione durante il loro incontro di lunedì a Bruxelles.
Alla vigilia dell'incontro, in un messaggio sul social network X, il ministro degli Esteri portoghese ha evidenziato "un'agenda a favore del massimo contenimento e del ritorno ai negoziati in Medio Oriente".
Israele ha lanciato un'offensiva contro l'Iran dal 13 giugno, giustificandola con l'avanzamento del suo programma nucleare e con la minaccia che la produzione di missili balistici da parte di Teheran rappresenta per il Paese. Il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, tradizionale alleato di Tel Aviv, solleva preoccupazioni circa una possibile perdita di controllo del conflitto e della situazione in Medio Oriente.
Sempre in questa regione, saranno affrontati anche il conflitto in corso nella Striscia di Gaza, tra Israele e il gruppo estremista Hamas, e la grave situazione umanitaria nell'enclave palestinese.
Venerdì, un documento della diplomazia dell'UE ha ammesso che c'erano indicazioni che Israele avesse violato l'accordo di associazione con l'UE, in particolare l'articolo 2, sugli obblighi di rispetto dei diritti umani, con le sue azioni a Gaza.
Sulla base di questa valutazione del Servizio per l'azione esterna dell'UE, gli Stati membri dovranno procedere con una discussione al fine di rivedere ed eventualmente sospendere l'accordo con Tel Aviv.
All'ordine del giorno della riunione ministeriale era inclusa anche la guerra in Ucraina, in un momento in cui la maggior parte dei paesi europei si è impegnata a investire maggiormente nella difesa e a coinvolgere Kiev in questo sforzo militare.
Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha discuterà con i suoi omologhi dell'UE gli ultimi sviluppi del conflitto.
Oggetto della discussione ministeriale sarà anche la possibile minaccia che la Cina potrebbe rappresentare per i paesi del blocco UE, così come la situazione politica e sociale in Georgia, le cui autorità hanno agito in modo contrario ai valori e ai principi dell'UE, compromettendo così il processo di adesione al blocco europeo.
observador