L'euro recupera e raggiunge 1,15 dollari

L'euro si è ripreso oggi ed è tornato alla soglia di 1,15 dollari, a una settimana dall'attacco di Israele all'Iran, che ha intensificato il conflitto in Medio Oriente.
Alle 18:00 (ora di Lisbona), l'euro era scambiato a 1,1536 dollari, mentre giovedì, alla stessa ora, era scambiato a 1,1457 dollari.
L'euro si è apprezzato anche nei confronti della sterlina e dello yen.
La Banca centrale europea (BCE) ha fissato il tasso di cambio di riferimento dell'euro a 1,1515 dollari.
Il governo iraniano ha definito oggi l'offensiva militare israeliana come "un tradimento" del processo diplomatico con gli Stati Uniti, in un discorso pronunciato dal Ministro degli Affari Esteri al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
"Siamo stati attaccati nel bel mezzo di un processo diplomatico. Avremmo dovuto incontrare gli americani il 15 giugno per elaborare un accordo molto promettente", ha dichiarato Abbas Araghchi poco prima di incontrare le sue controparti francese, britannica e tedesca in un hotel di Ginevra, in Svizzera.
Sostenendo che l'Iran fosse sul punto di dotarsi di una bomba atomica, il 13 giugno Israele lanciò bombardamenti aerei su larga scala contro la Repubblica Islamica, innescando da allora una serie di attacchi transfrontalieri contro entrambi i Paesi.
Giovedì la Casa Bianca ha affermato che l'Iran ha la capacità di assemblare una bomba nucleare entro 15 giorni, se la Guida Suprema Ali Khamenei ne darà l'ordine, ma il presidente degli Stati Uniti non ha preso alcuna decisione sulla partecipazione di Washington al conflitto a fianco di Israele.
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