L'UE promette miliardi di finanziamenti per l'economia blu a Capo Verde

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" Stiamo portando sul tavolo le nostre preoccupazioni e i nostri progetti. L'Unione Europea si è impegnata a finanziare un miliardo di euro per i programmi di economia blu", ha dichiarato Jorge Santos, in una conferenza stampa sui risultati della partecipazione del Paese alla conferenza, che si è tenuta dal 9 al 13 giugno a Nizza.
Il ministro ha spiegato che Capo Verde beneficia già di fondi dell'UE nell'ambito del pacchetto European Global Gateway, che finanzia l'ampliamento e la modernizzazione dei porti nazionali.
Nel corso della conferenza, il Paese ha inoltre espresso l'intenzione di ratificare entro luglio l'accordo sulla biodiversità oltre le giurisdizioni nazionali (BBNJ), un trattato internazionale per la protezione delle acque d'alto mare.
Il documento è stato approvato dal Consiglio dei ministri ed è in attesa dell'approvazione parlamentare e della ratifica presidenziale.
"È già stato ratificato da 49 stati e ne servono 60 affinché l'accordo entri in vigore nei nostri paesi", ha spiegato.
Un altro passo avanti è stata la presentazione di una proposta per la creazione di un centro di eccellenza in scienze oceanografiche e marine a Capo Verde, guidato dall'Università Tecnica dell'Atlantico e dall'Istituto del Mare.
Questa iniziativa è sostenuta dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), dal Centro Helmholtz per la ricerca oceanica (Geomar) e dall'International Atlantic Research Centre (Air Centre) e prevede sessioni tecniche con delegazioni ministeriali dei paesi partecipanti.
Capo Verde si è inoltre impegnato a proteggere il 30% della sua zona economica esclusiva entro il 2030.
Attualmente solo il 7% è classificato come area marina protetta, soprattutto lungo la costa, e l'obiettivo è quello di ampliare la protezione con nuove aree da proporre.
Per migliorare il controllo e la sorveglianza marittima, il Paese sta investendo in tecnologie come i droni di superficie, in grado di pattugliare vaste aree marittime.
Jorge Santos ha ammesso che, nonostante la sorveglianza di tutte le navi, sussistono ancora difficoltà nel monitoraggio delle imbarcazioni artigianali e semi-industriali che non dispongono delle apparecchiature di comunicazione obbligatorie.
Ha inoltre annunciato la firma di un memorandum d'intesa con Ocean Quest, una fondazione saudita per la ricerca scientifica e oceanografica che ha già condotto studi nella zona marittima di Capo Verde.
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