La Camera vuole accelerare la votazione sul disegno di legge che limita i benefici fiscali

La Camera dei Deputati intende accelerare l'esame di un disegno di legge complementare che propone una riduzione delle agevolazioni fiscali. La Camera ha programmato la votazione, la prossima settimana, di una richiesta urgente per il PLP 41/2019, presentata dal senatore Espiridião Amin (PP-SC).
Il provvedimento è stato presentato dal senatore di Santa Catarina nel 2019 ed è stato approvato dal Senato solo nel luglio 2023, quando è stato trasmesso alla Camera. Solo il 12 è stato nuovamente esaminato, dopo essere stato dearchiviato, e venerdì è stato definito il relatore, il deputato Rogério Correia (PT-MG).
Cosa c'è in gioco nell'avanzamento del PLP 41/2019 alla Camera?Il gesto è visto come un tentativo di soddisfare la società. La decisione è arrivata poco dopo l'annullamento dell'adeguamento dell'imposta sulle transazioni finanziarie (IOF), respinto a larga maggioranza mercoledì (25). Il Presidente della Camera, Hugo Motta (Repubblicani-PB), ha sottolineato la necessità che i parlamentari presentino soluzioni concrete, invece di limitarsi a criticare le politiche fiscali del governo.
Il disegno di legge complementare, in sostanza, mira a modificare la Legge sulla Responsabilità Fiscale, la Legge 5.172/1966 e la Legge Complementare 105/2001. L'obiettivo principale è stabilire criteri oggettivi, obiettivi di performance e procedure chiare per la concessione, la modifica e la valutazione degli impatti economici e sociali di incentivi o benefici di natura fiscale, finanziaria e creditizia.
Le nuove regole proposte per la concessione di agevolazioni fiscaliI punti più importanti della proposta sono:
- Trasparenza e rendicontazione: richiede che le leggi di bilancio contengano una stima globale degli incentivi e dei benefici per le persone giuridiche, organizzati in allegati specifici, relativi all'esercizio finanziario in corso e ai due successivi. Inoltre, consente la pubblicazione di informazioni sull'identificazione dei beneficiari e sugli importi utilizzati per tali incentivi, al fine di garantire una maggiore trasparenza.
- Definizione di rinuncia alle entrate: il testo specifica cosa si intende per rinuncia alle entrate, tra cui amnistie, remissioni, sussidi, crediti presunti, esenzioni specifiche e modifiche delle aliquote fiscali o delle basi di calcolo che comportano una riduzione discriminata delle imposte.
- Regole per la concessione dei benefici: Gli incentivi che esentano il sistema fiscale, accordano trattamenti preferenziali a categorie specifiche o sono destinati a politiche pubbliche, configurando una “spesa indiretta” dello Stato, devono seguire le nuove linee guida.
- Standard minimi e valutazione: le proposte legislative per la concessione, l'ampliamento o il rinnovo dei benefici fiscali alle persone giuridiche dovranno soddisfare gli standard minimi stabiliti dal regolamento. Tale regolamento dovrebbe prevedere:
- Stima del numero dei beneficiari.
- Durata di validità, che non può superare i cinque anni, con possibilità di rinnovo, salvo che per investimenti a lungo termine.
- Obiettivi di prestazione oggettivi e quantificabili, tenendo conto delle dimensioni economiche, sociali e ambientali.
- Impatto previsto sulla riduzione delle disuguaglianze regionali.
- Meccanismi di monitoraggio, valutazione strategica e trasparenza.
- Ambito di applicazione ampliato: il progetto estende l'applicazione di queste norme non solo ai benefici fiscali, ma anche ai prestiti, ai finanziamenti, ai sussidi sociali ed economici e ai benefici creditizi (come i programmi di credito con condizioni più accessibili rispetto al mercato).
La revisione delle agevolazioni fiscali è una priorità per il Ministero delle Finanze. Il team economico ha lavorato per garantire che i tagli alle agevolazioni siano efficaci, prevedendo meccanismi per ridurre l'esenzione fiscale o aumentare la base di calcolo, a seconda del tipo di agevolazione.
La visione del governo: raccogliere 20 miliardi di R$ e battere la lobbyIl governo prevede di aumentare le entrate di circa 20 miliardi di R$ nel 2026 riducendo i sussidi. Il Ministro delle Finanze Fernando Haddad ha affermato che l'attuazione di un taglio lineare presenta difficoltà tecniche, data la complessità delle normative fiscali, oltre a prevedere una forte resistenza da parte dei settori che utilizzano questi incentivi, data la presenza di una significativa lobby in seno al Parlamento.
Il Tesoro ha già predisposto i suoi suggerimenti da incorporare nella proposta arrivata dal Senato e il Ministro della Segreteria per le Relazioni Istituzionali, Gleisi Hofmann, ha suggerito che il testo di Amin potrebbe servire come base per le discussioni.
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