Preoccupante declino per gli impollinatori selvatici

Gli impollinatori selvatici stanno subendo un “preoccupante declino” nell’Unione Europea (UE), ma sono fondamentali per la salute degli ecosistemi e la sicurezza alimentare.
Mercoledì l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) ha lanciato l'allarme: gli impollinatori selvatici sono fondamentali per la produzione alimentare e gli ecosistemi, ma sono a rischio.
Secondo l'AEA, circa il 40% delle specie di sirfidi, il 20% delle farfalle e il 9% delle api selvatiche sono a rischio di estinzione.
La nota dell’AEA, “Proteggere e ripristinare gli impollinatori selvatici in Europa e i loro habitat”, sottolinea l’importanza degli impollinatori selvatici e afferma che circa l’80% delle specie di colture e fiori selvatici nell’UE dipende dall’impollinazione degli insetti.
"Si stima che il valore economico dell'impollinazione per l'agricoltura nell'UE sia pari ad almeno 5-15 miliardi di euro all'anno, e che colture come mele, pomodori, mandorle e girasoli dipendano da questi servizi", afferma l'agenzia, citata dall'agenzia di stampa Lusa.
Per contrastare le cause del declino, aggiunge, è necessario intervenire in tutti i settori economici, a tutti i livelli di governance e nella società. È inoltre essenziale monitorare la diversità e l'abbondanza degli impollinatori selvatici.
Una delle cause del declino è la perdita di habitat, derivante dall'intensificazione dell'agricoltura e dall'abbandono dei sistemi agricoli estensivi. L'uso intensivo di pesticidi e la diffusione di specie aliene invasive sono altre cause, insieme ai cambiamenti climatici e agli eventi meteorologici estremi.
"Le pratiche agricole influenzano fortemente la salute delle popolazioni di impollinatori. La presenza di habitat seminaturali, elementi paesaggistici e diverse tipologie di colture, tipiche dei sistemi agricoli più estensivi, è essenziale", sottolinea la nota.
Jornal Sol