Un quarto dei comuni con supporto per gli assistenti

Solo un quarto dei 308 comuni portoghesi sviluppa iniziative di supporto ai prestatori di assistenza informale, rivela uno studio delle istituzioni sanitarie, che evidenzia “ dati preoccupanti ” sulle risposte delle autorità locali in questo ambito, annunciato questo lunedì.
“Tra i 78 comuni con iniziative identificate, la maggior parte delle azioni si caratterizza per essere puntuali , di piccola scala e focalizzate principalmente sulla diffusione di informazioni o azioni formative”, afferma una nota della Escola Superior de Santa Maria – Scuola di Salute Santa Maria, di Porto.
I risultati sono inclusi nello studio “Caregiver e autorità locali – Situazione attuale” condotto dai ricercatori della Santa Maria Health School e di Rise Health, un’unità di ricerca con sede presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Porto, coordinata da José Manuel Silva, e i cui risultati completi saranno pubblicati prossimamente “in un evento scientifico” .
“Solo il 25,3% dei comuni dichiara di sviluppare iniziative, programmi o progetti specificamente rivolti a questa popolazione, che ricopre un ruolo centrale nell’assistenza a lungo termine, ma resta in gran parte invisibile nelle politiche pubbliche”, considerano i promotori dell’indagine.
Lo studio, come spiegato nella nota, mirava a mappare e analizzare, in modo sistematico, le risposte dei 308 comuni portoghesi nel supporto ai caregiver informali, utilizzando “analisi documentale, contatto diretto con le autorità locali e procedure di convalida, garantendo una copertura nazionale completa”.
D’altro canto, solo il 5,2% sviluppa “programmi strutturati e continuativi , come servizi di sostituzione o di sollievo per i caregiver informali e supporto psicosociale”.
Inoltre, si sono riscontrate “notevoli asimmetrie regionali e uno scarso coordinamento con i programmi nazionali e le organizzazioni della società civile, il che solleva preoccupazioni in termini di equità territoriale, continuità delle cure e allineamento strategico con le politiche di sanità pubblica e di azione sociale”.
I risultati dello studio evidenziano “la necessità di una risposta pubblica più coordinata, intersettoriale e multilivello , che rafforzi il ruolo delle autorità locali come agenti strategici” nell’adozione di “risposte comunitarie sostenibili e integrate, focalizzate sul benessere di coloro che si prendono cura e di coloro che sono accuditi”, si sostiene.
Sebbene nel gennaio 2025 in Portogallo siano stati assegnati 16.386 status di caregiver informale, solo 6.004 (36,6%) hanno beneficiato del rispettivo sostegno economico, secondo i dati della Previdenza Sociale (2025).
“Questi numeri contrastano con le stime della National Association of Informal Caregivers, che indica l’esistenza di circa 827mila caregiver informali nel Paese (Activity Report, 2021), evidenziando una netta sottorappresentazione nelle statistiche ufficiali”, hanno sottolineato i promotori dello studio.
observador