Voleva comprare un bidone della spazzatura in cui buttare più di 600 milioni di Bitcoin, ma il tribunale non glielo ha permesso

FOTO D'ARCHIVIO: Rappresentazioni di bitcoin sono visibili in questa illustrazione scattata a Parigi, Francia, il 9 marzo 2024. REUTERS/Benoit Tessier/Illustrazione/Foto d'archivio
Da “qualche centesimo” smarrito tra le mura di casa a una fortuna multimilionaria abbandonata nella spazzatura. Un uomo in Galles voleva acquistare una discarica in cambio di 70 milioni di dollari, ma il tribunale gli ha negato questa possibilità.
Da qualche parte, sperduto tra strati di spazzatura a Cardiff, c'è un disco rigido che contiene la password di un portafoglio contenente 8.000 bitcoin, che a questo punto valgono circa 684 milioni di dollari (circa 604 milioni di euro, al tasso di cambio attuale). Il problema è che nessuno sa con certezza dove si trovi.
Per effettuare qualsiasi transazione bitcoin è necessario inserire una password, composta da un codice alfanumerico generato casualmente. Ogni portafoglio di criptovaluta ne ha uno associato ed è fondamentale non perderlo, perché non esiste una funzionalità di recupero come invece avviene per molti siti web (ad esempio nel caso dei social network).
Lo scopo è quello di aumentare il livello di sicurezza dei beni detenuti dagli investitori. D'altro canto, molte persone perdono la propria password. Ecco come si perdono grandi fortune.
È il caso di James Howells, che nel 2013 gettò per errore l'hard disk nella spazzatura, quattro anni dopo aver estratto la criptovaluta, quando un Bitcoin valeva ancora meno di un dollaro. Quando finì nel cestino conteneva 8.000 bitcoin, che valevano meno di 300 dollari. Il valore attuale del Bitcoin è di circa 85.500 dollari, dopo aver raggiunto i 107 mila dollari a dicembre dell'anno scorso.
Ora, nel 2021, quando la fortuna in portafoglio era valutata 280 milioni di dollari, lui stesso propose al comune di Newport City di pagare un quarto di quella cifra (70 milioni di dollari) per poter effettuare degli scavi in una determinata sezione della discarica. Howells ritiene che sia lì che il dispositivo sia stato depositato, più di 10 anni fa. Tuttavia, tutto indica che il vecchio detto "non c'è fame che non comporti abbondanza" non si applicherà a questo caso specifico.
Sconfitti, ancora una volta, in tribunale
Dopo che l'organismo equivalente al Consiglio comunale negò l'accesso alla discarica, adducendo rischi di contaminazione ambientale, seguì una serie di sconfitte nel sistema giudiziario britannico.
La controversia è iniziata 12 anni fa ed è culminata a marzo con una sentenza che impedisce a Howells di scavare per cercare l'oggetto. Allo stesso tempo, ti viene impedito di fare appello ad altre istanze.
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