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Herzog: Israele pronto per il cessate il fuoco a Gaza

Herzog: Israele pronto per il cessate il fuoco a Gaza

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha avuto un colloquio telefonico questo sabato con il presidente israeliano, il quale ha assicurato che “Israele è pronto ad accettare le proposte dei mediatori americani, egiziani e qatarioti per un cessate il fuoco con Hamas”.

Il capo della diplomazia italiana ha discusso con il presidente israeliano Isaac Herzog la questione del conflitto tra Israele e Iran e le conseguenze di questa fase per le popolazioni israeliana e palestinese, oltre ad esprimere il suo cordoglio per le vittime civili causate in queste ore.

Tajani ha parlato anche con il Primo Ministro dell'Autorità Nazionale Palestinese (ANP), Muhammad Mustafa, al quale ha "confermato la solidarietà e il sostegno del Governo italiano all'ANP, soprattutto nei consessi multilaterali delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea", si legge in una nota del Ministero degli Affari Esteri.

Mustafa ha ringraziato l’Italia “per le ultime evacuazioni mediche e per l’assistenza fornita , in primo luogo, ai bambini palestinesi”. Con i voli di mercoledì, 150 bambini palestinesi hanno ricevuto assistenza e 650 familiari e cittadini palestinesi sono stati accolti in Italia.

Secondo le autorità sanitarie locali, nella notte tra sabato e domenica almeno 16 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza.

La guerra con Hamas, che dura da 20 mesi, continua, nonostante Israele abbia aperto un nuovo fronte con pesanti attacchi contro l'Iran, che hanno provocato attacchi di rappresaglia con droni e missili.

Altri 11 palestinesi sono stati uccisi durante la notte nei pressi di punti di distribuzione alimentare gestiti da un gruppo umanitario sostenuto da Israele e Stati Uniti. Si tratta dell'ultima delle sparatorie quasi quotidiane nei pressi dei siti da quando sono stati aperti il ​​mese scorso.

Testimoni palestinesi affermano che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sulla folla, mentre l'esercito sostiene di aver sparato solo colpi di avvertimento contro le persone descritte come sospetti che si sono avvicinati alle sue forze.

L'esercito non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento dell'Associated Press sulle ultime sparatorie. I luoghi si trovano in zone militari non accessibili ai media indipendenti.

La Gaza Humanitarian Foundation ha dichiarato di essere chiusa sabato, ma alcuni testimoni hanno riferito che migliaia di persone si sono comunque radunate nei pressi dei siti, alla disperata ricerca di cibo, poiché il blocco e la campagna militare di Israele hanno spinto il territorio sull'orlo della carestia.

observador

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