Il MFA torna a Faro con mostre di fotografia e d'autore ad agosto

L'edificio sarà interamente occupato da tredici mostre fotografiche di artisti nazionali e internazionali, oltre a un'esposizione di vignette di André Carrilho al piano terra.
Durante questo periodo, ci saranno anche opportunità per scattare ritratti al momento, e il 19 agosto, Giornata Mondiale della Fotografia, vi aspetta un programma speciale. L'ingresso è gratuito.
Ci sono quattordici buoni motivi per fare un salto alla Fábrica da Cerveja, in Rua do Castelo, 10, dal martedì al sabato, dalle 18:00 alle 23:00, e la domenica, dalle 10:00 alle 13:00.
Questo agosto, dopo i cali e il caldo, il CC11 vi invita a rinfrescare lo sguardo visitando questa mostra di fotografia e d'autore.
L'accoglienza dei visitatori al piano terra della Fábrica da Cerveja è l'esperienza più spettacolare della mostra. È possibile persino scattare una foto al momento : fa parte del processo.
"La favolosa macchina per fermare il tempo" è un'opera dalle caratteristiche performative e didattiche di João Paulo Barrinha e il progetto principale della sua piattaforma di produzione, Walking Camera Project , in cui l'atto fotografico è visto come una performance, utilizzando la fotografia al minuto .
Subito dopo, al piano 0,5, la Mostra di Fotografia e Autori presenta, per la prima volta, il progetto vincitore della prima edizione del CC11 Photography Award. "Blessed Ground" di Ricardo Lopes è un potente saggio documentario.
Nel 2024, il fotografo ha seguito l'impatto dell'estrazione industriale dell'oro sulle comunità rurali del Mozambico.
Con i loro terreni agricoli devastati e contaminati, le popolazioni si sono rivolte all'attività mineraria manuale, non redditizia e altrettanto inquinante, affrontando una povertà dilagante, con tutto ciò che ne consegue. La mancanza di una risposta governativa alimenta un crescente senso di precarietà per il futuro.
Nella sala successiva, immergetevi nella tradizione della distillazione del brandy di corbezzolo, ancora molto viva nelle montagne di Monchique ed Espinhaço de Cão. "Alambiques & Alquimistas", di João Mariano, è un viaggio sensoriale nel cuore delle montagne dell'Algarve.
Al primo piano, "Very Fragile" di Marc Schroeder è un delicato ritorno alla fotografia ritrattistica. Nel 2023, il fotografo vagava per il quartiere Alameda di Lisbona, chiedendo a sconosciuti di scattargli dei ritratti. Ogni immagine rivela la fragile bellezza di questo incontro fugace.
Nell'altra sala, "Margem Sul" (Riva Sud), di Luís Ramos, è un'esaltazione della diversità. Il fotografo esplora questo territorio di contrasti un po' sottovalutato, rivelando la vita lungo il fiume e nell'entroterra, la sua mescolanza di persone e culture – da coloro che arrivarono negli anni '60 ai nomadi digitali di recente arrivo – e i suoi paesaggi variegati. Dove altro si può trovare una spiaggia con silos industriali sullo sfondo?
Al 1,5° piano, "Joy Bangla", un progetto del 2024 di Filipe Bianchi, ci introduce alla vita quotidiana della comunità bengalese del quartiere Intendente di Lisbona, mettendo in mostra i loro legami con la regione.
Nella sala adiacente, Alberto Picco osserva la città di Setúbal e i suoi resti industriali, trasformando rovine e strutture abbandonate in simboli carichi di memoria e identità.
Il mix di tecniche e media in «Crossing Boundaries» rimanda a uno spazio immaginario e solleva interrogativi sui possibili limiti della fotografia come possibile specchio della realtà.
Al secondo piano, cinque mostre. Nella prima sala, c'è spazio per una retrospettiva, con "O' Lopes", che ripercorre la carriera del fotoreporter Carlos Lopes (1949-2021), basata su una selezione di Clara Azevedo e Daniel Rocha che rivela il suo pungente senso dell'umorismo e la potenza di uno sguardo acuto che ha immortalato momenti unici nella storia e nella vita quotidiana.
La sala successiva ospita 31 fotografie del progetto "Cante", di Ana Baião, un ritratto di coloro che danno corpo e voce al canto dell'Alentejo, realizzato nel corso di un decennio, in una selezione dei curatori António Pedro Ferreira e João Mariano.
Nello stesso periodo (tra il 2014 e il 2024), ma in un luogo diverso, Joe Wood emigrò in Lituania. "Middle Ground" è un viaggio fotografico attraverso il Paese, che esplora la trasformazione, l'identità e l'umanità in un mondo in continua evoluzione.
Devo subire l'eterna maledizione di diventare qualcun altro, sulla strada verso me stesso? Questa citazione di Audre Lorde funge da motto per i 13 fotografi di "Change of Season", che riflettono sui processi di trasformazione, identità e cambiamento.
Adriana João, Ana Alejos, Beatriz Banha, Beatriz Blasi, Carla Rebelo, Carolina Lino, Carolina Tardin, Catarina Cesário Jesus, Cristiana Ortiga, Eugénia Burnay, Joana Hintze, Rita Ruivo e Vera Cruz – tredici prospettive diverse, «attraversate da una preoccupazione comune: chi siamo, quando cambieremo?».
Per concludere questo piano, un salto indietro nel tempo. L'Algarve di Asta e Luís de Almeida d'Eça è un tuffo nel passato, più precisamente nell'archivio fotografico di questa coppia diventata famosa per la sua fotografia turistica dagli anni '60 agli anni '80.
Il terzo piano è interamente dedicato a "Dall'Ucraina con amore" di Adriano Miranda, che raccoglie fotografie e cronache pubblicate sul quotidiano Público che forniscono testimonianza diretta della guerra in Ucraina.
Più di una semplice documentazione fotografica, questa mostra invita a una profonda riflessione sulla guerra e rende omaggio a tutte le sue vittime.
E poiché le immagini sulla stampa non sono realizzate solo con la fotografia, non perdetevi "Mr. Wolf" di André Carrilho al piano terra, una selezione di illustrazioni create per la stampa nel corso del 2024, che raffigurano i personaggi e gli eventi che hanno segnato l'anno.
Quest'anno, con orario di apertura prolungato fino alle 23:00, la Mostra di Fotografia e Autori – MFA Faro è un'opportunità per vedere il lavoro di fotoreporter affermati e giovani fotografi, per vivere in modo diverso i temi che segnano il presente, per poter vedere dall'interno il mondo del canto dell'Alentejo o le immagini fisse delle montagne dell'Algarve.
Rivivi l'alba dell'Algarve turistica negli anni '60 e '70. Tutto in un unico spazio, l'iconica Fábrica da Cerveja, nel cuore del centro storico di Faro.
Barlavento