Tesla immagazzinerà l'elettricità in Cina

La Tesla di Elon Musk ha annunciato sabato di aver firmato un contratto in Cina per costruire la sua prima fabbrica di accumulo su larga scala per la rete elettrica cinese.
"Tesla ha ufficialmente firmato il suo primo progetto di fabbrica per l'accumulo di energia basato sulla rete nella Cina continentale", ha affermato il gruppo specializzato in veicoli elettrici, che produce anche batterie e pannelli solari, sul suo account Weibo.
L'azienda ha affermato che l'impianto, che si prevede sarà "il più grande" del suo genere in Cina, "consentirà di adeguare le risorse della rete elettrica e di rispondere in modo efficace alle pressioni sull'approvvigionamento energetico urbano".
Secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario cinese Yicai, il contratto firmato da Tesla Shanghai, dalle autorità cittadine di Shanghai Cina e da China Kangfu International Leasing prevede un investimento di quattro miliardi di yuan, ovvero quasi 485 milioni di euro.
Tesla ha allestito una linea di assemblaggio di veicoli a Shanghai, che nel primo trimestre del 2025 ha prodotto anche più di 100 Megapack destinati all'esportazione, in particolare in Europa.
Un Megapack è una batteria gigante in grado di immagazzinare più di 3,9 megawattora di elettricità, l'equivalente del consumo medio di 3.600 case per un'ora, secondo il sito web di Tesla.
Il gruppo sottolinea che questi blocchi, che assomigliano a contenitori bianchi, possono essere collegati tra loro all'infinito, ognuno con il proprio dispositivo di connettività.
Allo stato attuale, il gruppo americano afferma di aver installato l'equivalente di oltre 10 gigawattora (GWh), in particolare in diversi stati americani come il Texas (81 unità) e l'Alaska (37 unità), nonché in Australia (212 unità).
La firma di questo contratto avviene in un momento di tensioni nei rapporti tra Washington e Pechino, sullo sfondo della guerra commerciale scatenata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Il miliardario Elon Musk, capo di Tesla, è stato uno stretto consigliere e finanziatore di Donald Trump durante la sua campagna per la Casa Bianca e, fino alla fine di maggio, ha diretto l'Office of Government Efficiency (DOGE), la cui missione era quella di ridurre drasticamente la spesa federale.
Più di recente, il rapporto tra Musk e Trump si è deteriorato a tal punto da sfociare in una guerra aperta tra i due sui rispettivi social network.
observador