"Ho sentito il suo corpo contorcersi": sono salita sul bel ragazzo dopo una corsa al parco

Abbiamo flirtato per tutto il tragitto. Io ridevo di qua e di là, scompigliando i capelli. A volte mi sorprendevo a fingere di sbagliare un passo per poterlo toccare. Quella cosa infantile che sappiamo funzionare. Finché non siamo arrivati alla fine del sentiero e ho fatto finta di niente: "Cavolo, sono esausta. Andiamocene a bere qualcosa?"
Lui acconsentì e ci disse di salire con la sua macchina, parcheggiata in una strada molto buia. Notai che non riuscivo a vedere nulla fuori. Pensai subito: "E se salissimo direttamente in macchina?". Accettai la mia stessa domanda come il mio destino. Appena saliti in macchina, misi da parte la timidezza e gli salii sopra. Non mi rifiutò, e sentivo già la sua erezione.
Ero già bagnata dalla corsa, quindi è stato facile togliermi le mutandine e sentire quel cazzo duro scivolare dentro di me. Oh, che piacere. Solo ricordarlo mi eccita e voglio sentirlo di nuovo. Era così bello che non riuscivo nemmeno a gemere come si deve; il mio corpo ha iniziato a tremare e sono venuta proprio lì, sopra di lui, prima che finisse.

Quando fu il turno di Pedro, scesi e gli succhiai il cazzo per sentire lo sperma in bocca. "Cazzo, che bel pompino", disse. Sentii il suo corpo contorcersi, il suo cazzo nella mia bocca, e lo succhiai con delicatezza.
Quel giorno mi sono arresa e mi sono masturbata giovedì e venerdì, proprio come la settimana prima, pensando ancora a lui. La differenza era che ora avevo un motivo in più per eccitarmi: il ricordo di quel cazzo delizioso che mi entrava e di me che mi sentivo una vera troia dentro la sua macchina in mezzo alla strada.
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