Gerusalemme annuncia la morte del generale iraniano

Questa mattina Israele e Iran sono entrati nel sesto giorno di bombardamenti reciproci: Gerusalemme ha annunciato la morte di un altro importante generale iraniano e Washington ha lasciato intendere che sarebbe facile uccidere la guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei.

Martedì, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha intimato ai cittadini di Teheran di lasciare la capitale iraniana e ha chiesto all'Iran di arrendersi incondizionatamente.

Lunedì Trump ha lasciato il vertice del G7 in Canada, inaspettatamente e con un giorno di anticipo rispetto al previsto, a quanto pare per affrontare il conflitto tra Israele e Iran, chiarendo cripticamente: "Non sto valutando un cessate il fuoco. Stiamo valutando qualcosa di meglio di un cessate il fuoco".

Alla richiesta di spiegazioni, Trump ha affermato che gli Stati Uniti vogliono "una vera fine" al conflitto, che potrebbe comportare un "ritiro completo" dell'Iran. Ha poi aggiunto: "Non sono dell'umore giusto per negoziare".

In seguito, sui social media, Trump ha avvertito la Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, che gli Stati Uniti sanno dove si nasconde e ha chiesto la "resa incondizionata" dell'Iran.

Trump ha anche annunciato che Washington non ha intenzione di uccidere Khamenei, "almeno non ancora", ma ha avvertito che "la pazienza dell'America sta per scadere".