Gli attacchi israeliani hanno ucciso 125 persone a Gaza dall'inizio del fine settimana

Gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza hanno causato oggi almeno 21 morti, secondo fonti del Ministero della Salute e della Protezione Civile nella capitale dell'enclave, portando il numero delle vittime da sabato a 125.
Secondo le autorità sanitarie di Gaza, il fuoco israeliano ha ucciso sabato 104 palestinesi, aggiungendo che i pochi ospedali della regione avevano carburante solo per altri due giorni.
Oggi, secondo l'agenzia di stampa spagnola EFE, i bombardamenti delle forze israeliane hanno nuovamente colpito praticamente ogni punto della Striscia di Gaza, già devastata e sotto attacco da oltre 20 mesi.
Nel nord, almeno otto persone sono state uccise dopo un bombardamento della città di Jabalia, dove le truppe israeliane hanno distrutto abitazioni e infrastrutture civili, secondo il Ministero della Salute controllato da Hamas.
A ovest della città di Beit Lahia, l'artiglieria israeliana ha ucciso un altro civile e ne ha feriti molti altri.
Nella città di Gaza, l'esercito israeliano ha aperto il fuoco su un gruppo di civili nella zona di Shujaiya, causando un morto e numerosi feriti.
Nella zona di Mawasi di Khan Yunis, densamente popolata di tende di sfollati, un drone israeliano ha ucciso cinque persone, tra cui due bambini.
Sempre a Khan Yunis, le équipe mediche hanno recuperato i corpi di due civili nella zona orientale, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa.
D'altro canto, almeno cinque persone sono morte questa mattina presto – una al centro e quattro nel sud della Striscia di Gaza – mentre aspettavano nei nuovi centri di distribuzione alimentare, colpiti dagli spari dell'esercito, ha confermato il Ministero della Salute all'EFE.
Secondo le stesse fonti, in questi incidenti sono rimaste ferite più di 80 persone.
Per quanto riguarda le vittime di sabato, il Ministero della Salute di Gaza ha riferito oggi che 104 persone sono morte in vari attacchi.
Fonti mediche hanno riferito a EFE che, di queste vittime, 36 sono morte in una serie di attacchi contro le tende degli sfollati nella zona di al-Mawasi (a sud di Khan Yunis), otto a Rafah (a sud) e altre sei in un attacco aereo contro un gruppo di civili a Bani Suheila (a est di Khan Yunis).
Ci furono ancora più morti in altri attacchi a Khan Yunis.
Fonti mediche, citate dall'agenzia Wafa, hanno lamentato che molti feriti hanno difficoltà a raggiungere gli ospedali del sud a causa dei "continui attacchi", avvertendo che le riserve di carburante dovrebbero durare solo per altri due giorni.
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