I mercati della difesa si riprendono in reazione ai risultati delle elezioni tedesche
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Il centro-destra tedesco ha vinto le elezioni e ha promesso di formare un governo il prima possibile. Il futuro cancelliere ha annunciato che intende aumentare gli investimenti nella Difesa e i mercati hanno reagito.
I tedeschi si sono recati alle urne domenica e hanno attribuito la vittoria ai socialdemocratici della CDU con il 29%. Al secondo posto si è piazzata l'AfD con il 20% dei voti, mentre la SPD è scesa al 16%. La reazione dei mercati si è fatta sentire in questo lunedì, caratterizzato da un umore particolarmente positivo presso la Rheinmetall, che costruisce automobili e armi da guerra.
Il problema è l'aumento dello 0,62% dell'indice DAX, che ha raggiunto i 22.426 punti alla chiusura della sessione. Tra le altre cose, i titoli di Stato tedeschi a 10 anni sono aumentati in modo significativo, di circa lo 0,79%.
Il futuro cancelliere ha già garantito di voler formare “rapidamente” una coalizione di governo, con l’obiettivo di cominciare a governare il prima possibile. In questo capitolo, la stragrande maggioranza degli analisti politici indica una coalizione con la SPD.
Contemporaneamente, emergono voci secondo cui lo stesso Friedrich Merz avrebbe avviato colloqui per rafforzare il settore della difesa tedesco. Ora gli investitori hanno reagito e uno dei grandi protagonisti del settore ha registrato una significativa crescita del suo valore.
Si tratta di Rheinmetall, quotata al DAX (indice di riferimento della borsa di Francoforte) e le cui azioni sono balzate del 6,4%, rinnovando il massimo storico raggiunto la settimana scorsa. La società ha chiuso la giornata con una capitalizzazione di circa 41,21 miliardi di euro, pari a 951,4 euro per azione.
Il valore equivale a un incremento di quasi il 118% negli ultimi 12 mesi, con un entusiasmo degli investitori particolarmente evidente nel 2025, quando si è registrato un incremento della capitalizzazione del 54,8% rispetto al valore di chiusura del 30 dicembre (614,60 euro a titolo).
Tra le borse dei paesi limitrofi, la variazione più marcata si è registrata nell'indice di riferimento della borsa polacca, che è sceso del 2,38%. Nello stesso periodo, l'indice di riferimento francese ha registrato perdite dello 0,78%, la Repubblica Ceca dello 0,60% e i Paesi Bassi dello 0,34%. In Danimarca, invece, si sono registrati incrementi dello 0,97%, in Austria dello 0,81% e in Belgio dello 0,15% e dello 0,04%.
jornaleconomico