Il Diario di Coimbra compie 95 anni

Dal 1930, il Diário de Coimbra, come stabilito nel suo Statuto editoriale (che trascriviamo di seguito), si è posto come giornale indipendente, di orientamento repubblicano e liberale, difensore della democrazia pluralista, della libera iniziativa privata, di un'economia di mercato in sana concorrenza, del rafforzamento dell'Unione Europea e della sua piena integrazione, quanto mai necessaria e urgente in questi tempi, data la minaccia totalitaria russa e la deriva americana.
Difendiamo la libertà di stampa e la totale indipendenza della stampa e di tutti i mezzi di informazione dai poteri politici e da qualsiasi potere economico monopolistico. Per questo oggi è importante ricordare con affetto Adriano Viégas da Cunha Lucas (1883-1950), mio nonno, fondatore del Diário de Coimbra, e Adriano Mário da Cunha Lucas (1925-2011), mio padre, che lo ha guidato e sviluppato per oltre sei decenni. A loro, così come a tutti coloro che hanno collaborato con loro, dobbiamo l'esistenza e la continuità di un giornale che rimane fermo nel suo orientamento editoriale e nella sua valorizzazione di Coimbra, della regione di Beiras e della sua gente. In cammino verso il suo centenario, il Diário de Coimbra è oggi il più antico quotidiano portoghese e uno dei più antichi d'Europa, che conserva la sua linea editoriale originale e prosegue sotto la guida della famiglia del suo fondatore.
Con il sostegno dei nostri lettori, abbonati e inserzionisti, che sono la nostra ragione d'essere, continueremo la missione, condivisa da tutti in questa casa, di garantire per molti altri anni lo sviluppo del Diário de Coimbra e dei giornali associati, Diário de Aveiro, Diário de Leiria e Diário de Viseu, sia in edizione cartacea che digitale, che, fortunatamente, sta crescendo con notevole successo, consentendoci di raggiungere ogni giorno un numero sempre maggiore di lettori.
Tuttavia, viviamo in tempi di instabilità, incertezza e guerra, in Europa e nel mondo, e anche il Portogallo non è immune.
Anche sul piano interno, le ultime due elezioni, in cui i portoghesi hanno respinto le politiche socialiste degli ultimi anni, dannose per il Paese, non hanno ancora portato la stabilità desiderata, tale da consentire l'attuazione senza ulteriori indugi delle urgenti riforme liberalizzatrici di cui il Paese ha tanto bisogno per crescere e svilupparsi.
Ci auguriamo che i politici neoeletti abbiano la lucidità e il coraggio di anteporre gli interessi del Paese a qualsiasi interesse o tattica di parte e di unire le forze per creare i ponti e il consenso necessari per portare avanti le riforme della Pubblica Amministrazione, della Giustizia, dell'Edilizia Abitativa o della Sanità, riducendo drasticamente la soffocante burocrazia in quasi tutti i settori di attività. È fondamentale liberare la società civile dal peso eccessivo dello Stato, creando le condizioni affinché le imprese, che sono il motore dell’economia, possano prosperare e creare più ricchezza, affinché il Paese possa crescere e i nostri giovani non debbano emigrare.
Vorremmo ringraziare i nostri lettori, abbonati e inserzionisti per la preferenza che hanno dimostrato al Diário de Coimbra.
Grazie mille
Adriano Calle Lucas
Dal 1930, il Diário de Coimbra, come stabilito nel suo Statuto editoriale (che trascriviamo di seguito), si è posto come giornale indipendente, di orientamento repubblicano e liberale, difensore della democrazia pluralista, della libera iniziativa privata, di un'economia di mercato in sana concorrenza, del rafforzamento dell'Unione Europea e della sua piena integrazione, quanto mai necessaria e urgente in questi tempi, data la minaccia totalitaria russa e la deriva americana.
Difendiamo la libertà di stampa e la totale indipendenza della stampa e di tutti i mezzi di informazione dai poteri politici e da qualsiasi potere economico monopolistico. Per questo oggi è importante ricordare con affetto Adriano Viégas da Cunha Lucas (1883-1950), mio nonno, fondatore del Diário de Coimbra, e Adriano Mário da Cunha Lucas (1925-2011), mio padre, che lo ha guidato e sviluppato per oltre sei decenni. A loro, così come a tutti coloro che hanno collaborato con loro, dobbiamo l'esistenza e la continuità di un giornale che rimane fermo nel suo orientamento editoriale e nella sua valorizzazione di Coimbra, della regione di Beiras e della sua gente. In cammino verso il suo centenario, il Diário de Coimbra è oggi il più antico quotidiano portoghese e uno dei più antichi d'Europa, che conserva la sua linea editoriale originale e prosegue sotto la guida della famiglia del suo fondatore.
Con il sostegno dei nostri lettori, abbonati e inserzionisti, che sono la nostra ragione d'essere, continueremo la missione, condivisa da tutti in questa casa, di garantire per molti altri anni lo sviluppo del Diário de Coimbra e dei giornali associati, Diário de Aveiro, Diário de Leiria e Diário de Viseu, sia in edizione cartacea che digitale, che, fortunatamente, sta crescendo con notevole successo, consentendoci di raggiungere ogni giorno un numero sempre maggiore di lettori.
Tuttavia, viviamo in tempi di instabilità, incertezza e guerra, in Europa e nel mondo, e anche il Portogallo non è immune.
Anche sul piano interno, le ultime due elezioni, in cui i portoghesi hanno respinto le politiche socialiste degli ultimi anni, dannose per il Paese, non hanno ancora portato la stabilità desiderata, tale da consentire l'attuazione senza ulteriori indugi delle urgenti riforme liberalizzatrici di cui il Paese ha tanto bisogno per crescere e svilupparsi.
Ci auguriamo che i politici neoeletti abbiano la lucidità e il coraggio di anteporre gli interessi del Paese a qualsiasi interesse o tattica di parte e di unire le forze per creare i ponti e il consenso necessari per portare avanti le riforme della Pubblica Amministrazione, della Giustizia, dell'Edilizia Abitativa o della Sanità, riducendo drasticamente la soffocante burocrazia in quasi tutti i settori di attività. È fondamentale liberare la società civile dal peso eccessivo dello Stato, creando le condizioni affinché le imprese, che sono il motore dell’economia, possano prosperare e creare più ricchezza, affinché il Paese possa crescere e i nostri giovani non debbano emigrare.
Vorremmo ringraziare i nostri lettori, abbonati e inserzionisti per la preferenza che hanno dimostrato al Diário de Coimbra.
Grazie mille
Adriano Calle Lucas
Dal 1930, il Diário de Coimbra, come stabilito nel suo Statuto editoriale (che trascriviamo di seguito), si è posto come giornale indipendente, di orientamento repubblicano e liberale, difensore della democrazia pluralista, della libera iniziativa privata, di un'economia di mercato in sana concorrenza, del rafforzamento dell'Unione Europea e della sua piena integrazione, quanto mai necessaria e urgente in questi tempi, data la minaccia totalitaria russa e la deriva americana.
Difendiamo la libertà di stampa e la totale indipendenza della stampa e di tutti i mezzi di informazione dai poteri politici e da qualsiasi potere economico monopolistico. Per questo oggi è importante ricordare con affetto Adriano Viégas da Cunha Lucas (1883-1950), mio nonno, fondatore del Diário de Coimbra, e Adriano Mário da Cunha Lucas (1925-2011), mio padre, che lo ha guidato e sviluppato per oltre sei decenni. A loro, così come a tutti coloro che hanno collaborato con loro, dobbiamo l'esistenza e la continuità di un giornale che rimane fermo nel suo orientamento editoriale e nella sua valorizzazione di Coimbra, della regione di Beiras e della sua gente. In cammino verso il suo centenario, il Diário de Coimbra è oggi il più antico quotidiano portoghese e uno dei più antichi d'Europa, che conserva la sua linea editoriale originale e prosegue sotto la guida della famiglia del suo fondatore.
Con il sostegno dei nostri lettori, abbonati e inserzionisti, che sono la nostra ragione d'essere, continueremo la missione, condivisa da tutti in questa casa, di garantire per molti altri anni lo sviluppo del Diário de Coimbra e dei giornali associati, Diário de Aveiro, Diário de Leiria e Diário de Viseu, sia in edizione cartacea che digitale, che, fortunatamente, sta crescendo con notevole successo, consentendoci di raggiungere ogni giorno un numero sempre maggiore di lettori.
Tuttavia, viviamo in tempi di instabilità, incertezza e guerra, in Europa e nel mondo, e anche il Portogallo non è immune.
Anche sul piano interno, le ultime due elezioni, in cui i portoghesi hanno respinto le politiche socialiste degli ultimi anni, dannose per il Paese, non hanno ancora portato la stabilità desiderata, tale da consentire l'attuazione senza ulteriori indugi delle urgenti riforme liberalizzatrici di cui il Paese ha tanto bisogno per crescere e svilupparsi.
Ci auguriamo che i politici neoeletti abbiano la lucidità e il coraggio di anteporre gli interessi del Paese a qualsiasi interesse o tattica di parte e di unire le forze per creare i ponti e il consenso necessari per portare avanti le riforme della Pubblica Amministrazione, della Giustizia, dell'Edilizia Abitativa o della Sanità, riducendo drasticamente la soffocante burocrazia in quasi tutti i settori di attività. È fondamentale liberare la società civile dal peso eccessivo dello Stato, creando le condizioni affinché le imprese, che sono il motore dell’economia, possano prosperare e creare più ricchezza, affinché il Paese possa crescere e i nostri giovani non debbano emigrare.
Vorremmo ringraziare i nostri lettori, abbonati e inserzionisti per la preferenza che hanno dimostrato al Diário de Coimbra.
Grazie mille
Adriano Calle Lucas
diariocoimbra