Il leader del JSD e il presidente dell'assemblea si dimettono

Gonçalo Gonçalves, presidente del Comitato politico municipale JSD di Vila Pouca de Aguiar, e Ana Diegas, presidente dell'Assemblea della gioventù socialdemocratica, si sono dimessi dagli incarichi per i quali erano stati eletti nel febbraio di quest'anno.
In una nota, il leader uscente della struttura chiarisce che la decisione è legata "al disaccordo sul modo in cui la direzione nazionale del partito ha condotto il processo di scelta del candidato per il consiglio comunale".
Le critiche giungono dopo che Ana Rita Dias è stata scelta come candidata sostenuta dal PSD, quando le strutture locali, sia comunali che distrettuali, avevano votato per José Diegas per candidarsi alle elezioni locali, avendo ricevuto anche il sostegno della Gioventù Socialdemocratica di Vila Pouca de Aguiar.
"In coscienza, non posso continuare a svolgere i miei doveri in un contesto in cui sussistono profonde divergenze di opinioni", afferma il presidente della JSD, giustificando che se lo facesse sarebbe "incoerente ed eticamente riprovevole".
Gonçalo Gonçalves critica il mancato rispetto "dei fondamenti e dei processi del suffragio interno" e ritiene che non rispettando questi principi si perdano "legittimità" e "la fiducia di coloro che credono nella politica come spazio di partecipazione libera, trasparente ed equa".
Consapevole che i giovani del partito dovevano essere "totalmente allineati con il candidato scelto", se ne andò perché non voleva essere "un ostacolo" in questo lavoro.
Francisco Espírito do Santo fu nominato suo successore.
Anche il consiglio dell'assemblea è rimasto senza presidente. Ana Diegas ha criticato "le recenti decisioni interne, le strategie e gli atteggiamenti adottati dal partito", che "si scontrano direttamente con i valori" che difende, sottolineando la giustizia, l'etica e l'umanità su cui dovrebbe basarsi la politica.
Per la giovane donna, "la politica non può essere un gioco in cui l'integrità viene sacrificata in nome della convenienza". Punta il dito contro il modo in cui la decisione è stata comunicata, tramite messaggio, e il fatto che "ignori la volontà espressa dalle strutture locali e distrettuali", il che definisce un "danno profondo al principio di rappresentanza", in quanto non dimostra "rispetto democratico e impegno per le voci locali".
“Non voglio essere complice di decisioni che calpestano la democrazia interna in nome di una logica che non capisco” e “che non accetto”.
Si tratta dell'ennesima conseguenza della scelta del candidato sindaco, dopo le dimissioni del presidente del consiglio comunale, José Diegas.
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