Il Papa chiede una Chiesa segnata dalla tenerezza e dalla capacità di ascolto

«Papa Francesco ci ha più volte invitato a meditare sulla dimensione materna della Chiesa e sulle sue caratteristiche proprie: la tenerezza, la disponibilità al sacrificio e quella capacità di ascolto che ci permette non solo di aiutare, ma spesso di prevenirne i bisogni e le attese, prima ancora che siano espressi», ha affermato Leone XIV, nell’omelia della Messa da lui presieduta nella Cattedrale della Diocesi di Roma, il cui vescovo è il Papa.
“Sono tratti che vorremmo vedere crescere in tutto il popolo di Dio, e anche qui, nella nostra grande famiglia diocesana: nei fedeli e nei pastori, a cominciare da me”, ha aggiunto. Leone XIV, che il 18 maggio presiedette in Vaticano la Messa di inizio del suo ministero petrino, assunse l’intenzione di «ascoltare tutti, per imparare, capire e decidere insieme».
In una delle celebrazioni che segnano l’inizio di ogni pontificato, il nuovo Papa ha ricordato che «la Chiesa di Roma è erede di una grande storia, radicata nella testimonianza di Pietro, di Paolo e di innumerevoli martiri».
“Essa ha una sola missione, molto ben espressa da quanto è scritto sulla facciata di questa Cattedrale: essere 'Mater omnium Ecclesiarum', Madre di tutte le Chiese”, ha sottolineato. Il Papa ha invitato tutti a promuovere la “comunione” attraverso “la preghiera e un impegno continuo di conversione”.
«Siamo tanto più capaci di annunciare il Vangelo quanto più ci lasciamo conquistare e trasformare da esso, lasciando che la potenza dello Spirito ci purifichi interiormente, renda semplici le nostre parole, onesti e trasparenti i nostri desideri, generose le nostre azioni», ha sottolineato Leone XIV, che ha dedicato una speciale parola anche alle comunità di Roma, elogiandone il cammino «impegnativo» compiuto in questi anni, «articolato a diversi livelli di ascolto: verso il mondo che ci circonda, per accoglierne le sfide, e all’interno delle comunità, per comprenderne i bisogni e promuovere iniziative sapienti e profetiche di evangelizzazione e di carità».
La cerimonia di presa in consegna della Cattedrale ha avuto luogo dopo i riti iniziali della Messa, con il cardinale Baldassare Reina, vicario generale, che ha espresso la “gioia della Chiesa di Roma”.
Dopo la preghiera, Leone XIV salì sulla cattedra della Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale del Papa, e una rappresentanza della diocesi prestò “obbedienza” al vescovo diocesano, al suono dell’antifona “Tu es Petrus” (Tu sei Pietro).
Dopo la celebrazione nella cattedrale del Papa, Leone XIV si recherà alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove è sepolto Francesco, per pregare davanti all’icona di Maria “Salus Populi Romani”.
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