L'AGU chiede un'indagine sulle transazioni finanziarie prima dell'aumento delle tariffe

L'AGU (Procura Generale dello Stato brasiliano) chiede che le transazioni siano notificate alla Commissione per i Titoli e la Borsa (CVM). Oltre alla sfera penale, l'uso illecito di informazioni privilegiate comporta responsabilità civili e amministrative, anche per perdite per il mercato e gli investitori, ha chiarito.
L'agenzia vuole che il caso venga indagato nell'ambito dell'inchiesta della Corte Suprema su Eduardo Bolsonaro. L'indagine sta indagando sulle azioni del deputato, in congedo negli Stati Uniti, volte a imporre sanzioni al sistema giudiziario brasiliano.
La Procura Generale ha descritto azioni coordinate tra padre e figlio. L'inchiesta descrive come Jair ed Eduardo Bolsonaro abbiano agito per intimidire le autorità brasiliane e ostacolare il procedimento penale relativo al colpo di Stato, di cui l'ex presidente è imputato.
L'AGU fa riferimento alla decisione di Moraes di ordinare misure precauzionali contro Bolsonaro. "L'attuazione dell'aumento dei dazi mira a creare una grave crisi economica in Brasile, a generare pressione politica e sociale sulla magistratura e a incidere sulle relazioni diplomatiche tra Brasile e Stati Uniti d'America", ha affermato il ministro.
Alla luce dei fatti riferiti, possiamo dedurre che essi si inseriscono in un contesto in cui i fatti già oggetto di indagine in questa inchiesta vanno oltre i reati penali già indicati nella petizione 14.129 della Procura Generale, relativi all'ostruzione della giustizia, ma anche a possibili illeciti profitti economici, attraverso gli stessi atti che miravano a ostacolare l'applicazione del diritto penale. Procura Generale
Eduardo Bolsonaro difende i dazi imposti da Trump. In un'intervista rilasciata ieri alla CNN, ha affermato che il dazio del 50% "non è lo scenario auspicato", ma è "l'unica speranza" rimasta. Il deputato ha anche dichiarato di "rammaricarsi che sia il popolo brasiliano a dover pagare il conto".
uol