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L'Illinois vuole che la nazionalità venga inclusa nei rapporti sulla criminalità e nelle statistiche della giustizia

L'Illinois vuole che la nazionalità venga inclusa nei rapporti sulla criminalità e nelle statistiche della giustizia

Più dati e maggiore trasparenza non solo consentono di porre fine agli stereotipi e di smettere di alimentare fenomeni populisti e percettivi, ma anche di creare un quadro fedele della realtà e di costruire politiche pubbliche efficaci, perché basate sui fatti. E quando si parla di criminalità, le informazioni attualmente disponibili e raccolte sono chiaramente insufficienti a soddisfare le esigenze, ritiene l'Iniziativa Liberale (IL). La soluzione? Includere nel Rapporto Annuale sulla Sicurezza Interna (RASI) e nel Portale delle Statistiche sulla Giustizia Online non solo dati su genere ed età, ma anche sulla nazionalità e sul tipo di permesso di soggiorno, "nonché sul Paese di origine, in particolare degli autori del reato e delle vittime dei reati denunciati".

Il progetto di risoluzione è firmato dall'IL ed è stato presentato oggi all'Assemblea, con i liberali che chiedono informazioni più dettagliate su chi commette reati ma anche su chi è il bersaglio di azioni criminali, al fine di "migliorare il dibattito pubblico e combattere la disinformazione, promuovendo al contempo la fiducia nelle istituzioni democratiche e consolidando un approccio scientifico nella formulazione delle politiche pubbliche".

L'IL sottolinea l'importanza del RASI, in particolare per fornire "una visione globale della criminalità, nonché indicatori statistici sul numero di personale, sui risultati operativi e sugli investimenti in infrastrutture e attrezzature delle Forze e dei Servizi di Sicurezza", nonché per consentire "che la discussione e l'attuazione delle politiche pubbliche relative alla sicurezza interna siano supportate da dati credibili, affidabili, trasparenti e completi", consentendo un confronto continuo e determinando così l'evoluzione di fenomeni e tendenze. Tuttavia, potrebbe essere uno strumento molto più utile se includesse i dati completi che consentono l'analisi e la mappatura.

Per l'IL, "la mancanza di informazioni è il precursore della disinformazione e di una politica basata sulle emozioni" e l'incapacità di fornire tutti i dati che consentirebbero un'analisi competente e basata sui fatti ha solo contribuito ad alimentare "pregiudizi e stigmi", invece di "proteggere e rappresentare accuratamente le dinamiche criminali".

Nella bozza di risoluzione presentata, l'IL chiede quindi che le statistiche sui reati denunciati includano "informazioni chiare e complete su genere, età, nazionalità e tipo di residenza o permesso di soggiorno degli autori dei reati e delle vittime", come base per la costruzione e l'attuazione di politiche pubbliche appropriate, e anche per consentire l'utilizzo di informazioni concrete per "identificare modelli di criminalità, in particolare nei reati transnazionali, nella tratta di esseri umani, nell'immigrazione irregolare o nelle reti di narcotraffico". "È nella lotta alla disinformazione e allo sfruttamento politico del vuoto statistico che si rivela il vero valore della filigrana analitica. La mancanza di informazioni è un precursore della disinformazione e di una politica basata sulle emozioni", sottolineano inoltre i liberali.

Al momento, nella sezione dedicata ai reati registrati dalle autorità di polizia, il Portale delle statistiche giudiziarie online consente solo di filtrare e analizzare i dati sui reati denunciati in base al tipo di reato e al luogo in cui è avvenuto, mentre RASI "presenta un'analisi geografica di alcune tipologie di reati, ma le informazioni fornite sul profilo sociodemografico dei soggetti coinvolti", vittime o autori, sono riduttive.

sapo

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