L'UC vuole aumentare l'efficienza energetica nelle case attraverso materiali che funzionano come batterie termiche

La Facoltà di Scienze e Tecnologia dell'Università di Coimbra (FCTUC) coordina il progetto internazionale "Ottimizzazione dell'efficienza energetica con l'integrazione di PCM nelle residenze portoghesi (3D-EE-Struct)", che mira ad aumentare l'efficienza energetica delle abitazioni portoghesi attraverso l'integrazione di materiali a cambiamento di fase (PCM) in elementi costruttivi quali pareti, soffitti e pavimenti.
Secondo Ajitanshu Vedrtnam, ricercatore presso l'Associazione per lo Sviluppo dell'Aerodinamica Industriale (ADAI) presso la FCTUC, questi materiali agiscono come "batterie termiche", regolando naturalmente la temperatura interna immagazzinando calore durante il giorno e rilasciandolo quando necessario, riducendo la dipendenza da sistemi di riscaldamento e raffreddamento attivi. "3D-EE Struct si concentra specificamente su strutture edilizie leggere adattate al clima portoghese e mira a ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra nelle abitazioni, a sviluppare strategie pratiche e convalidate per l'integrazione dei PCM nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni e a ottimizzare la posizione e la tipologia dei PCM attraverso modelli computazionali avanzati e test di laboratorio", spiega l'esperto.
Inoltre, gli esperti mirano a fornire soluzioni innovative e applicabili che migliorino il comfort termico interno, riducendo significativamente le bollette energetiche. "Ci auguriamo di ottenere un risparmio energetico fino al 25% sul fabbisogno di riscaldamento/raffrescamento nelle piccole abitazioni, di autoregolare la temperatura interna fino a 5-8 °C durante i periodi estivi e invernali e di creare linee guida pratiche e chiare per architetti, costruttori e decisori politici interessati a implementare soluzioni energetiche basate su PCM", rivela Nelson Soares, professore presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica della FCTUC e ricercatore presso l'ADAI.
Il team mira inoltre a convalidare i modelli di simulazione utilizzando un appartamento reale a Coimbra, a fornire supporto per soluzioni abitative accessibili e adattate al clima, riducendo la dipendenza dai sistemi di riscaldamento e raffreddamento meccanici, e a fornire nuovi strumenti e strutture scientifiche che andranno a beneficio della ricerca futura e delle applicazioni commerciali nel settore dell'edilizia sostenibile. Questo progetto, coordinato dall'Università di Coimbra e con la collaborazione di esperti provenienti da Portogallo, Stati Uniti, Slovacchia e India, ha ottenuto un finanziamento di circa 173 mila euro, nell'ambito delle borse di studio post-dottorato Marie Skłodowska-Curie, assegnate dall'Agenzia esecutiva europea per la ricerca (REA), attraverso il programma Horizon Europe.
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