La truffa del secolo: come Alves dos Reis è diventato una leggenda mondiale della frode


Falsificazione di documenti e firme, frodi, truffe, assegni scoperti: le gesta di Artur Virgílio Alves dos Reis (1896-1955) non avrebbero nulla a distinguerle da migliaia di altre truffe commesse in tutto il mondo, se non fosse per quello che divenne noto come "Il colpo di Stato del secolo", o "la truffa dei 500 [escudos]". Esattamente cento anni fa, questo truffatore, figlio di un impresario di pompe funebri di Lisbona in bancarotta, pianificò ed eseguì, con la fantasia di un genio predestinato e la precisione di un professionista, la fantastica operazione che lo rese immortale e diede origine a libri, studi e serie televisive in varie latitudini d'Europa. Uno scandalo che, al tempo stesso, contribuì in modo decisivo a dare il colpo di grazia alla credibilità della Prima Repubblica, precipitando la fine del regime. E Alves dos Reis, entrato nell'immaginario nazionale come una sorta di eroe burlesco, sarebbe stato addirittura un personaggio di spicco nell'ampio aneddoto che ebbe come protagonista Salazar.
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