Blackout: il governo presenterà il piano di rafforzamento della sicurezza energetica il 28 luglio

Il Governo presenterà il 28 luglio un pacchetto di misure volte a rafforzare la sicurezza del sistema elettrico nazionale, dopo il blackout del 28 aprile che ha colpito milioni di persone in Portogallo e Spagna.
La data segna esattamente tre mesi dall'incidente e, secondo la Ministra dell'Ambiente e dell'Energia, Maria da Graça Carvalho, l'obiettivo è "agire ora" sulla base delle prime conclusioni tecniche e preparare il Paese a evitare o ridurre al minimo gli impatti futuri.
"Le conclusioni definitive del rapporto indipendente non sono ancora disponibili, ma ci sono già sufficienti raccomandazioni tecniche per iniziare ad agire. Ed è ciò che faremo", ha dichiarato il ministro dopo un incontro a Bruxelles con l'Agenzia europea di regolamentazione dell'energia (ACER), che sta conducendo l'audit europeo dell'incidente.
Tra le azioni pianificate rientrano il rafforzamento dell'accumulo di energia, l'aumento della capacità di risposta alle emergenze del sistema ('black start') - raddoppiando a 4 il numero di impianti preparati a riavviare autonomamente la rete elettrica - e misure per accelerare il rilascio delle licenze per le comunità energetiche e i progetti di autoconsumo.
Si stanno inoltre studiando soluzioni per migliorare la resilienza delle infrastrutture critiche, come i centri sanitari o i sistemi di comunicazione, attraverso l'installazione di sistemi di generazione da fonti rinnovabili con batterie. "Dobbiamo preparare meglio la società a reagire a questo tipo di situazioni", ha affermato il ministro.
Il pacchetto, discusso oggi nella stessa riunione, comprenderà anche proposte legislative per facilitare l'implementazione di queste soluzioni, nonché il rafforzamento del controllo della tensione negli impianti di energia rinnovabile, in linea con quanto recentemente adottato in Spagna.
Il ministro ha inoltre assicurato che il rapporto in fase di elaborazione da parte dell’ACER sarà “realmente indipendente” e che la presentazione delle conclusioni è prevista per la fine del 2025, dopo l’ultima riunione tecnica prevista per ottobre.
Ciononostante, il ministro ha confermato che alcune conclusioni preliminari sono già state convalidate: il blackout ha avuto origine nel sud-ovest della Spagna, è stato causato da diversi fattori concomitanti, tra cui guasti al controllo della tensione, e non vi sono prove di un attacco informatico. Le stesse conclusioni sono state recentemente presentate dal governo spagnolo.
Alla domanda su possibili richieste di risarcimento da parte della Spagna, il ministro ha affermato che questo non è l'obiettivo attuale del governo. "Vogliamo soprattutto capire a fondo cosa è successo, identificare le vere cause e adottare misure per evitare che accada di nuovo", ha sottolineato.
Maria da Graça Carvalho ha inoltre sostenuto che l'incidente che ha lasciato Portogallo e Spagna senza elettricità per quasi 12 ore ha accelerato la cooperazione europea.
Il ministro ha annunciato che è stato recentemente firmato un accordo tra i governi di Francia e Spagna e la Banca europea per gli investimenti, per finanziare con circa 1,6 miliardi di euro il rafforzamento di una delle interconnessioni elettriche con la penisola iberica, una richiesta di lunga data del Portogallo.
Per quanto riguarda i prezzi dell'energia, e in particolare dei carburanti, il ministro si è mostrato moderatamente ottimista, nonostante l'instabilità in Medio Oriente.
"Il Portogallo è relativamente protetto grazie alla diversità di fornitori e rotte. Le nostre importazioni provengono principalmente dall'Atlantico [e non dallo Stretto di Hormuz], da Brasile, Algeria, Stati Uniti e Nigeria", ha spiegato, sottolineando che il governo continuerà a monitorare la situazione in coordinamento con gli enti del settore.
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