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Il Presidente della Repubblica invia alla Corte Costituzionale la nuova legge sugli stranieri

Il Presidente della Repubblica invia alla Corte Costituzionale la nuova legge sugli stranieri

Il Presidente della Repubblica ha deciso di rinviare la nuova Legge sugli Stranieri alla Corte Costituzionale, sottoponendola a revisione preventiva "urgente", ha annunciato il capo dello Stato sul sito web della Presidenza. Marcelo ha espresso dubbi, in particolare, riguardo alle modifiche al ricongiungimento familiare.

Le modifiche al regime che regola l'ingresso e il soggiorno degli stranieri nel Paese sono state approvate dal Parlamento dalla coalizione di sostegno al Governo (PSD e CDS) e da Chega.

Nella richiesta inviata ai giudici del Palácio Ratton, il Presidente della Repubblica fa riferimento al modo in cui si è svolto il processo legislativo in Parlamento, duramente criticato dall'opposizione, definendolo "affrettato" e "frettoloso".

“Nonostante il controllo preventivo si concentri esclusivamente sull’analisi della conformità delle norme alla Costituzione, e quindi non consideri le questioni di legalità, è importante notare che questo processo legislativo è stato elaborato nell’Assemblea della Repubblica con urgenza, e non ci sono state consultazioni e audizioni effettive, vale a dire audizioni costituzionali, legali e/o procedurali – obbligatorie o meno – o, quando richieste, sono state richieste senza rispettare i termini stabiliti dalla legge e/o entro termini incompatibili con una consultazione efficace”, sottolinea Marcelo.

Alcune di queste udienze, ricorda, “sono sancite come obbligatorie da precetti di legge, come l’udienza del Consiglio superiore dei tribunali amministrativi e tributari; la consultazione del Consiglio superiore della magistratura, nonché dell’Ordine degli avvocati portoghesi e del Consiglio superiore della Procura della Repubblica”.

"Sarebbero necessarie altre audizioni e consultazioni, in particolare con enti direttamente e/o indirettamente collegati alle questioni in questione, che, pur non essendo giuridicamente obbligatorie, sarebbero giustificate come un modo per garantire la legittimità democratica della legge approvata e anticipare i problemi nella sua applicazione", sostiene il Presidente.

Marcelo sottolinea inoltre che il nuovo regime introduce o modifica “un insieme significativo di concetti di natura indeterminata o, quantomeno, di difficile (o addirittura impossibile) determinazione concreta, rimandando la regolamentazione, in alcune situazioni, a una mera Ordinanza governativa, ampliando in questo modo l’ambito di densificazione dei concetti”.

Tali concetti possono “ostacolare l’applicazione della legge, non contribuendo alla necessaria e auspicata certezza del diritto e ai principi di certezza del diritto costituzionalmente garantiti, e possono addirittura generare trattamenti differenziati e discriminatori e, certamente, comportare un aumento e un notevole rischio di contenzioso in una materia fondamentale e di grande importanza per il nostro Paese e per gli interessati”, teme il Capo dello Stato, aggiungendo che in una materia delicata come questa “non è affatto auspicabile che si verifichino incertezza concettuale e ricorso a concetti indeterminati, potenzialmente lesivi del principio costituzionale di certezza del diritto”.

Marcelo fa riferimento, ad esempio, ai concetti di “competenze tecniche specializzate” (articolo 57-A, paragrafo a), di “alloggio, “…”, considerato normale per una famiglia comparabile nella stessa regione e che soddisfa gli standard generali di sicurezza e salute”, di “mezzi di sussistenza sufficienti al sostentamento di tutti i membri del gruppo familiare” (articolo 101, paragrafi ), di “…” “circostanze eccezionali associate alla complessità dell’analisi” (articolo 105)”, di “…” gravità dell’evoluzione della situazione di ordine pubblico o di sicurezza pubblica in una parte o nell’intero territorio nazionale” (articolo 106)”.

Nel motivare la richiesta di vigilanza preventiva, il Presidente sottolinea che la legge in questione "affronta una materia di elevata sensibilità politica, sociale e giuridica, ed è essenziale garantire con urgenza la certezza del diritto e la certezza del diritto, in relazione alla disposizione di legge approvata, evitando possibili trattamenti differenziati e discriminatori, tenendo anche conto che il Governo ritiene imperativo e urgente regolamentare tale materia".

La decisione di Marcelo è stata presa questo giovedì, dopo le audizioni con le parti che volevano, da un lato, appellarsi al Presidente affinché ponesse il veto o rinviasse il nuovo regime alla Corte Costituzionale (Livre, Bloco de Esquerda e PCP) o, dall'altro, richiederne la promulgazione, come nel caso di Chega.

jornaleconomico

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