La Cambogia sospende l'importazione di carburante dalla Thailandia

Lunedì il governo cambogiano ha sospeso tutte le importazioni di carburante dalla Thailandia a seguito di un conflitto di confine aggravato dalla morte di un soldato cambogiano a fine maggio.

Il primo ministro cambogiano Hun Manet ha annunciato sui social media la misura, entrata in vigore questa mattina.

"Le aziende cambogiane possono importare carburante e gas da altre fonti . Abbastanza per soddisfare il fabbisogno interno della nostra popolazione, sia per un mese che per sempre", ha dichiarato il leader domenica sera, senza entrare nei dettagli.

Successivamente, il Ministero delle miniere e dell'energia della Cambogia ha dichiarato in una nota che il Paese dispone di riserve sufficienti a soddisfare la domanda interna .

Si tratta di un nuovo episodio nell'escalation delle tensioni tra i paesi confinanti, nell'ambito della storica disputa su diversi punti non demarcati lungo il confine di oltre 800 chilometri che condividono, tracciato dalla Francia nel 1907, quando la Cambogia era una colonia francese.

La sospensione delle importazioni di carburante arriva dopo che Bangkok e Phnom Penh hanno chiuso domenica alcuni valichi di frontiera.

"Dal 7 giugno, l'esercito thailandese ha chiuso unilateralmente i posti di blocco al confine tra Cambogia e Thailandia, senza considerare le conseguenze negative sui cittadini di entrambi i Paesi", ha scritto il leader cambogiano.

I due paesi hanno adottato altre misure per esercitare pressione. La Thailandia, ad esempio, non consente ai suoi cittadini di lavorare nei casinò della città cambogiana di Poipet, mentre la Cambogia ha vietato l'importazione di frutta thailandese.

Il conflitto tra Thailandia e Cambogia è scoppiato il 28 maggio, quando gli eserciti dei due paesi si sono scontrati in una zona di confine non segnalata, rivendicata da entrambi i governi. Durante lo scontro, durato circa 10 minuti, un soldato cambogiano è stato ucciso.

Mentre Bangkok ha cercato di risolvere la questione bilateralmente, la Cambogia ha portato la questione alla Corte internazionale di giustizia.

La disputa territoriale ha inoltre creato scompiglio nel governo del primo ministro thailandese Paetongtarn Shinawatra, dopo che è trapelata una conversazione telefonica con l'ex primo ministro cambogiano e attuale presidente del Senato Hun Sen, in cui quest'ultimo metteva in dubbio le prestazioni del maggiore thailandese Boonsin Padklang, che comanda un reggimento in una zona di confine.

Il partito di Shinawatra ha escluso la possibilità che il suo leader si dimetta dopo che il secondo partito più grande della coalizione di governo, il conservatore Bhumjaithai, ha abbandonato il patto.