Tra speculazioni e futuro della città - Porto

Il progetto di sviluppo urbano di Nun'Álvares, attualmente in fase di consultazione pubblica, prevede la costruzione di tre torri di 25 piani e circa 1.600 unità abitative su un'area di oltre 26 ettari. Si tratta senza dubbio di uno dei più grandi progetti di sviluppo urbano a Porto degli ultimi decenni, ma non per le migliori ragioni.
Con edifici che raggiungono i 100 metri di altezza, il piano rappresenta una profonda rottura con la morfologia tradizionale di Foz do Douro e Nevogilde, aree in cui il rapporto con il fiume, la scala umana e l'identità architettonica sono sempre stati elementi fondanti. A tre mesi dalla scadenza del suo mandato, è quantomeno insolito che un esecutivo decida di procedere con un progetto così trasformativo senza un adeguato e qualificato dibattito pubblico. Purtroppo, questa è stata la tendenza: una continua de-caratterizzazione della zona occidentale della città, spinta da interventi urbanistici quasi sempre estranei al bene comune e alle esigenze dei residenti.
Questo tipo di strategia, mascherata da "sviluppo", ignora completamente i principi fondamentali della pianificazione urbana contemporanea: qualità della vita, sostenibilità ambientale, mobilità intelligente, rispetto del patrimonio edilizio e coesione sociale. Al contrario, aumenta la pressione su infrastrutture già sovraccariche, sovraccarica i servizi pubblici locali, distrugge la scala del quartiere e spinge i residenti permanenti fuori dalla città. L'aumento esponenziale del traffico automobilistico, le ombre permanenti proiettate sugli edifici esistenti, il deterioramento del tessuto urbano e il precedente creato per la costruzione di nuovi grattacieli in aree sensibili: tutto ciò crea uno scenario che contraddice profondamente i valori che auspichiamo per Porto: una Porto con e per i portoghesi.
L'indipendenza che difendiamo è quella della cittadinanza attiva, della difesa senza compromessi dell'interesse pubblico. E, per tutte queste ragioni, chiediamo l'immediata sospensione di questa divisione delle terre e un ampio dibattito pubblico.
Il futuro dell'edilizia abitativa a Porto passerà attraverso il rafforzamento del ruolo del Comune nella regolamentazione del territorio urbano e nella promozione delle cooperative edilizie, la semplificazione dei processi e la riduzione o l'eliminazione di tasse e imposte comunali. L'inclusione di obiettivi sociali obbligatori per l'edilizia abitativa a prezzi accessibili in tutti i nuovi progetti di sviluppo urbano. La promozione dell'edilizia abitativa collaborativa e dei piani di proprietà condivisa. L'accelerazione della riqualificazione di beni comunali vuoti o sottoutilizzati a fini abitativi. L'attenzione e l'aumento dell'esercizio del diritto di prelazione nella vendita di edifici rurali.
Dobbiamo promuovere una città a misura d'uomo, con infrastrutture di prossimità, corridoi verdi e un modello di mobilità che riduca la dipendenza dall'auto e rispetti il tessuto urbano esistente. L'implementazione di un "gemello digitale" di Porto potrebbe consentire la simulazione degli impatti urbani prima di autorizzare nuovi progetti, garantendo che nessuna decisione rilevante venga presa senza prove e trasparenza.
È urgente restituire la città ai suoi abitanti. Il futuro di Porto si costruisce con intelligenza, giustizia urbana e coraggio politico, non con torri di 25 piani approvate frettolosamente dietro le quinte del potere.
observador