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ADSE. Le autorità garanti della concorrenza accusano nuovamente le aziende private di collusione

ADSE. Le autorità garanti della concorrenza accusano nuovamente le aziende private di collusione

Nel 2022, l’Autorità garante della concorrenza (AdC) aveva condannato cinque gruppi sanitari privati ​​– Trofa, Hospital Particular, CUF, Lusíadas e Luz Saúde – e l’associazione che li rappresenta (Associação Portuguesa de Hospitalização Privada) “per pratica concordata, restrittiva della concorrenza, nell’appalto di servizi sanitari ospedalieri da parte del sottosistema sanitario pubblico ADSE”. I gruppi erano stati poi condannati ad una multa complessiva di 190,9 milioni di euro.

Gruppi sanitari privati ​​condannati dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per collusione nella fornitura di ADSE. La multa raggiunge i 190 milioni di euro.

Hanno presentato ricorso al Tribunale per la Concorrenza, la Regolamentazione e la Vigilanza (TCRS) contro la sanzione, ma anche contro la decisione interlocutoria dell'AdC sul trattamento e la classificazione della riservatezza relativi alla corrispondenza elettronica sequestrata. Il tribunale di Santarém ha respinto quest'ultimo ricorso, ma gli imputati hanno presentato ricorso alla Corte d'Appello, dove la sentenza è stata infine pronunciata a loro favore. Secondo l'AdC, la Corte d'Appello di Lisbona ha concluso che, "poiché la corrispondenza elettronica in questione è stata sequestrata dall'AdC con l'autorizzazione della Procura della Repubblica (MP), tale sequestro non era valido in quanto, a suo avviso, avrebbe dovuto essere preceduto dall'autorizzazione di un giudice istruttore penale, ordinando, di conseguenza, al TCRS di dichiarare la nullità di tali prove". Di conseguenza, il Tribunale per la Concorrenza ha ordinato il ritorno del caso all'AdC, in modo che, se lo desiderasse, potesse procedere con una nuova fase di indagine.

L'indagine è stata riaperta e, ora, il 26 giugno, è stata adottata una nuova dichiarazione di illegittimità, ovvero una nuova accusa. Le società prese di mira sono ora nella fase difensiva. In questa fase, l'importo della sanzione non è ancora stato determinato. Qualora, al termine di questa fase, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato emetta una condanna, è possibile presentare ricorso.

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato segnala di aver scoperto prove secondo cui i gruppi sanitari privati ​​"hanno concordato strategie e posizioni negoziali nel contesto delle trattative con ADSE, almeno tra il 2016 e il 2019", con l'obiettivo di stabilire prezzi e condizioni commerciali, avendo, secondo l'accusa, coordinato la sospensione e la minaccia di risoluzione degli accordi dei gruppi privati ​​con ADSE per esercitare pressione sulla regolarizzazione delle fatture del 2015 e del 2016.

Il processo ha avuto origine da denunce e resoconti giornalistici. Nel comunicato inviato alle redazioni dall'AdC giovedì 3 luglio, i nomi dei gruppi non vengono menzionati, affermando solo che "sono coinvolti un'associazione di categoria e cinque gruppi economici del settore ospedaliero privato".

observador

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