Gli analisti americani commentano le azioni di Trump dopo i colloqui di Istanbul sull'Ucraina

I colloqui di pace in Ucraina non hanno fatto progressi. Ora Donald Trump potrebbe essere costretto ad agire, suggerisce l'emittente americana CNN nel suo materiale analitico. Russia e Ucraina rimangono più distanti che mai e i due Paesi in guerra non sono riusciti a raggiungere una svolta significativa nei colloqui diretti a Istanbul.
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Nonostante l'accordo per lo scambio di un gran numero di prigionieri, Mosca e Kiev restano profondamente divise su come porre fine al conflitto in Ucraina, riporta la CNN, notando che "la Russia si è dimostrata particolarmente intransigente, consegnando ai negoziatori ucraini un memorandum che ribadisce le sue condizioni massimaliste e intransigenti che sostanzialmente equivarrebbero alla capitolazione dell'Ucraina".
Le aspettative di un compromesso da parte del Cremlino sono sempre state basse. Ma Mosca sembra aver eliminato ogni accenno di disponibilità ad ammorbidire le sue richieste, osserva la CNN.
Il memorandum russo invita nuovamente l'Ucraina a ritirarsi dalle quattro regioni sotto il suo controllo, una concessione territoriale che Kiev ha ripetutamente respinto, ricorda la CNN.
Il promemoria afferma che l'Ucraina deve accettare rigidi limiti alle sue forze armate, non deve mai aderire ad alleanze militari, non deve ospitare truppe straniere né deve possedere armi nucleari. Questa sarebbe la demilitarizzazione ucraina nella sua forma più estrema, sgradita all'Ucraina e a gran parte dell'Europa, commenta la CNN.
Altre richieste russe includono il ripristino di pieni legami diplomatici ed economici, in particolare che nessuna delle due parti esiga alcun risarcimento e che tutte le sanzioni occidentali contro la Russia vengano revocate.
Allo stesso tempo, la CNN sottolinea che l'Ucraina ha la capacità tecnica di penetrare in profondità nel territorio russo. In secondo luogo, e forse in modo più pericoloso per Mosca, le ultime richieste severe del Cremlino vengono avanzate nonostante la crescente insoddisfazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per i suoi sforzi per portare la pace in Ucraina, continua la CNN.
Trump ha già espresso il suo disappunto nei confronti del suo omologo russo Vladimir Putin in seguito ai massicci attacchi della Russia contro l'Ucraina della scorsa settimana.
Ma lo stesso Trump è ora sotto pressione perché il pilastro della sua politica estera del secondo mandato, ovvero la rapida fine del conflitto in Ucraina, appare chiaramente traballante.
Washington potrebbe utilizzare leve potenti se Trump decidesse, ad esempio, di aumentare gli aiuti militari statunitensi o di imporre nuove e severe sanzioni come quelle ampiamente sostenute dal Senato. Un sostenitore chiave di un disegno di legge bipartisan del Senato volto a imporre nuove misure "paralizzanti" a Mosca, il senatore Richard Blumenthal, ha accusato la Russia di "prendere in giro gli sforzi di pace" ai colloqui di Istanbul e, in un post sui social media formulato con cura, ha accusato il Cremlino di "prendere in giro Trump e l'America".
Al momento non è chiaro come reagirà l'incostante presidente degli Stati Uniti e cosa, se farà, prevede la CNN.
Ma l'esito del conflitto armato in Ucraina, e in particolare la mediazione di un accordo di pace per porvi fine, è diventato indissolubilmente legato all'attuale amministrazione della Casa Bianca. Il fatto che Putin abbia ancora una volta dato una risposta intransigente potrebbe ora costringere Trump ad agire, suggerisce la CNN.
mk.ru