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Gli archeologi hanno scoperto come la più antica civiltà americana sia sopravvissuta a una catastrofe climatica.

Gli archeologi hanno scoperto come la più antica civiltà americana sia sopravvissuta a una catastrofe climatica.

Nessuna prova di violenza legata al clima trovata in Perù

Nessuna prova di violenza legata al clima trovata in Perù
© Peter Giovannini/ http://imagebroker.com/#/search/Global Look Press

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Secondo quanto riportato dal The Guardian, gli archeologi in Perù hanno trovato nuove prove di come la più antica civiltà conosciuta nelle Americhe, Caral, sia sopravvissuta a una catastrofe climatica senza ricorrere alla violenza.

La capo spedizione Ruth Shady ritiene che circa 4.200 anni fa una grave siccità costrinse gli abitanti ad abbandonare Caral e a trasferirsi negli insediamenti vicini di Vichama (a ovest, vicino alla costa) e Penico (nella valle del fiume Supe).

Nelle loro nuove città, mantennero il loro stile architettonico – templi piramidali e piazze circolari infossate – e lasciarono dietro di sé rilievi raffiguranti cadaveri emaciati, donne incinte, danzatrici rituali e grandi pesci; un affresco raffigura un rospo che "porta" acqua con un fulmine. Secondo Shady, queste immagini servirono come messaggio per i posteri, un promemoria della grave siccità e delle sue cause. La siccità potrebbe essere stata parte del cosiddetto evento di "mega siccità" di 4,2 mila anni fa, che, secondo alcune teorie, portò al declino di città anche in altre regioni. Gli archeologi notano la continuità organizzativa tra Caral e Penico e l'assenza di prove materiali di violenza negli strati di quell'epoca.

Le misteriose rovine scoperte in Egitto sono state accolte come nuove prove della storia biblica di Mosè.

  • Oleg Timofeev

Autori:

mk.ru

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