L'attività delle fabbriche cinesi migliora leggermente con il rinvio delle tariffe, ma resta in ritardo

I sondaggi mensili dei direttori delle fabbriche cinesi hanno mostrato un certo miglioramento del settore manifatturiero a giugno, dopo che il presidente Donald Trump ha ritardato l’imposizione di tariffe più elevate, ma l’attività complessiva è ancora in contrazione.

BANGKOK -- L'attività delle fabbriche cinesi è migliorata leggermente a giugno, dopo che il presidente Donald Trump ha accettato di rinviare di 90 giorni l'imposizione di tariffe più elevate sulle importazioni dalla Cina, ma l'attività complessiva è ancora in contrazione, secondo un sondaggio pubblicato lunedì.

L'indice dei responsabili degli acquisti (PMI), che riflette i nuovi ordini e altre misure, è salito a 49,7 da 49,5 di maggio, secondo quanto riportato dall'Ufficio Nazionale di Statistica. Questo valore si colloca su una scala da 0 a 100, dove 50 e oltre indica un'espansione.

Altri rapporti hanno evidenziato tendenze simili in Giappone e Corea.

Trump ha dichiarato di non avere intenzione di estendere la sospensione di 90 giorni sui dazi sulla maggior parte delle nazioni oltre il 9 luglio . La proroga per l'imposizione di dazi molto più elevati sulla Cina, concordata all'inizio di maggio, scade circa un mese dopo.

La sospensione dei dazi ha portato a una ripresa dell'attività manifatturiera, con aziende e privati ​​che si sono affrettati ad approfittare dei dazi doganali più bassi. Ma questo ha favorito principalmente i grandi produttori, mentre la produzione delle piccole e medie imprese è ancora in contrazione. Anche le assunzioni sono diminuite.

Anche i nuovi ordini per l'esportazione e le esportazioni sono rimasti al di sotto della soglia dei 50, che indica un'espansione.

In Giappone, la produzione manifatturiera è aumentata di poco dello 0,5% a maggio, ben al di sotto delle stime degli analisti che si attestavano su un incremento del 3,5%.

"L'aumento moderato della produzione industriale a maggio significa che le aziende non hanno beneficiato delle tariffe statunitensi elevatissime sulle importazioni cinesi e le loro previsioni di produzione indicano una debolezza persistente", ha affermato Marcel Thieliant di Capital Economics in un rapporto.

Il governo sudcoreano ha riferito che a maggio la sua misurazione della produzione "di tutti i settori" è scesa del 2,9% rispetto all'anno precedente, con la produzione di chip per computer in calo del 2%. La produzione di veicoli è scesa del 2,3% su base annua, dopo essere scesa del 4,1% ad aprile.

In un'intervista con "Sunday Morning Futures" su Fox News Channel, Trump ha affermato di non avere intenzione di estendere la sospensione di 90 giorni sui dazi sulla maggior parte delle nazioni oltre il 9 luglio. La proroga per l'imposizione di dazi molto più elevati sulla Cina, concordata all'inizio di maggio, scade circa un mese dopo.

Trump ha affermato che la sua amministrazione notificherà ai paesi che le sanzioni commerciali entreranno in vigore a meno che non vengano stipulati accordi con gli Stati Uniti. Venerdì, in una conferenza stampa alla Casa Bianca, aveva minimizzato la scadenza, sottolineando quanto sarebbe stato difficile elaborare accordi separati con ciascuna nazione. L'amministrazione si era posta l'obiettivo di raggiungere 90 accordi commerciali in 90 giorni .

Nonostante un recente accordo commerciale con Pechino sulle esportazioni di terre rare dalla Cina, l'instaurazione di una relazione più equa richiederà tariffe doganali significative.

I dettagli dell'ultimo accordo per allentare le tensioni commerciali sono scarsi e restano irrisolte importanti questioni tra le due maggiori economie mondiali.

"Penso che andare d'accordo con la Cina sia un'ottima cosa", ha detto Trump. "La Cina pagherà molti dazi, ma noi abbiamo un grande deficit (commerciale), lo capiscono".