Il presidente iraniano definisce il progetto israeliano di egemonia imperiale nella regione

In un incontro tenutosi martedì a Teheran con il ministro degli Interni iracheno Abdul Amir Al-Shammari, il presidente Pezeshkian ha affermato che l'Iran e l'Iraq devono restare uniti contro un nemico comune, sostenersi a vicenda ed evitare divisioni.
Il presidente ha inoltre descritto le relazioni tra i due paesi confinanti come fraterne e basate su profondi legami religiosi e culturali.
"Consideriamo il governo e il popolo dell'Iraq e degli altri paesi islamici come nostri fratelli e continueremo i nostri sforzi per rafforzare l'unità, la coesione e la fratellanza nella comunità islamica", ha aggiunto.
Il presidente Pezeshkian ha espresso gratitudine per l'ospitalità dimostrata dal governo e dal popolo iracheno nei confronti dei pellegrini iraniani durante il pellegrinaggio di Arbaeen.
Ha espresso la speranza che il coordinamento tra i due Paesi per facilitare la cerimonia dell'Arbaeen diventi un punto di svolta per la cooperazione in altri settori, tra cui l'attivazione dei mercati di confine, gli investimenti congiunti e gli scambi accademici.
Il ministro iracheno, da parte sua, ha trasmesso i calorosi saluti del primo ministro iracheno Mohammed Shia' al-Sudani al presidente Pezeshkian e si è congratulato per la resistenza del popolo iraniano contro il nemico sionista.
Ha parlato dettagliatamente degli sforzi del governo iracheno per fornire le strutture necessarie ad ospitare milioni di pellegrini durante il pellegrinaggio di Arbaeen, in particolare per quanto riguarda i trasporti, l'assistenza sanitaria e la sicurezza.
Al-Shammari ha dichiarato che il governo iracheno sta utilizzando tutte le sue capacità per celebrare questa cerimonia religiosa in modo magnifico e che queste azioni e il coordinamento continueranno finché l'ultimo pellegrino non lascerà il Paese.
ifpnews